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L'informazione al Femminile

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mercoledì 31 dicembre 2014

L'Australia abolisce i lettini abbronzanti. Dal 1° gennaio i solarium saranno vietati in gran parte del Paese

Una misura per lottare contro il melanoma 

Il 1° gennaio 2015 entra in vigore in Australia il divieto di utilizzo dei solarium, con l'obiettivo di combattere il melanoma, tumore per il quale il Paese detiene il primato mondiale.Il divieto verrà applicato negli Stati di Victoria, Queensland, Nuovo Galles del Sud, Australia del Sud, Tasmania e a Canberra, mentre lo Stato dell'Australia occidentale prevede di procedere in un secondo tempo. L'unica regione restante, l'Australia del Nord, ha invece deciso di non introdurre il divieto in quanto non dispone di solarium sul suo territorio. L'Australia è così il secondo Paese al mondo, dopo il Brasile, ad adottare questa misura. Il divieto è scattato dopo che è stato scientificamente provato che, mentre un tempo le lampade UV si ritenevano più sicure del sole perchè si pensava che non emettessero i raggi ultravioletti di tipo B causa d scottature sulla pelle, oggi si sa che le lampade UV sono anche più pericolose del sole. Infatti le lampade solari emettono UVA (cioè onde di lunghezza corta che provocano tumori) e anche una piccola percentuale di raggi UVB dato che imitano le radiazioni del sole.

Ma il rischio maggiore è la violenza dei raggi artificiali delle lampade solari: nelle lampade di ultima generazione, cioè le lampade UVA ad alta pressione a vapori di mercurio e alogenuri metallici, l' intensità è fino a 15 volte superiore a quella del sole a mezzogiorno. Questi apparecchi che garantiscono un' abbronzatura rapida ed esposizioni brevi, hanno quasi del tutto soppiantato le classiche lampade solari a tubi fluorescenti per i lettini e le apparecchiature facciali. Il rischio principale oltre un invecchiamento precoce della pelle, è rappresentato dai tumori della pelle: si registra infatti un aumento di melanomi ed epiteliomi che compaiono anche in età precoce.Pertanto la notizia, osserva Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", è stata accolta con entusiasmo dall'Osservatorio australiano sul cancro, i cui dati sono incontrovertibili.

Nel 2011 più di 2.000 australiani sono morti di cancro della pelle e la maggior parte di questi decessi sono attribuibile al melanoma. Inoltre l'uso del solarium prima dei 35 anni aumenta dell'87% il rischio di sviluppare melanoma. Nel Paese vengono diagnosticati ogni anno 11.000 casi, il tasso più elevato del mondo. Non c'è nessun dubbio sul fatto che esista un legame tra l'uso regolare delle lampade abbronzanti ed il melanoma maligno. Anche secondo gli esperti dell' Istituto inglese Cancer Research l' uso regolare dei solarium sotto i 35 anni comporta un aumento del 75% del rischio. Tanto peggio se ci si espone da giovani.



martedì 23 dicembre 2014

Natale 2014: lo shopping è mobile

Infografica eCommerce Natale 2014
Infografica a cura di Osservatori.net
+120% sulle vendite da smartphone: i dettagli nell’infografica di Osservatori.net


Gli italiani nel periodo natalizio spenderanno circa 300 milioni di euro da smartphone, con un aumento del 120% sulle vendite rispetto a dicembre 2013. A rivelarlo in anteprima a pochissimi giorni dal Natale è l’infografica (scaricabile a questo link http://bit.ly/1w5y9KW) realizzata dagli Osservatori Digital Innovation (www.osservatori.net) della School of Management del Politecnico di Milano e intitolata Natale 2014 Lo Shopping è Mobile.

Partendo da questo importante dato, l’infografica sottolinea come la tendenza da parte degli italiani ad acquistare tramite smartphone sia cresciuta esponenzialmente negli ultimi quattro anni, passando dai 74 milioni di euro del 2011 agli 1,2 miliardi del 2014. Dal 2013 al 2014, in particolare, l’aumento degli acquisti dal proprio telefono cellulare è stato del 100%.

Mentre la crisi abbatte i consumi e i prezzi dei prodotti tipici delle festività continuano a salire, i dati relativi agli acquisti online per Natale 2014 sono in totale controtendenza: gli italiani spenderanno infatti il 17% in più rispetto al 2013 sui siti di eCommerce alla ricerca di doni originali – e spesso disponibili a prezzi scontati – per i propri amici e familiari, per un totale di circa 2,7 miliardi di euro.

Ma quali sono le categorie merceologiche più gettonate dagli eShoppers del nostro Paese in questa stagione natalizia? Al primo posto si collocano abbigliamento e accessori, che scavalcano informatica ed elettronica. Sul più basso gradino del podio troviamo invece viaggi e cene, a testimonianza del fatto che anche in tempi di crisi gli italiani non rinunciano alle vacanze e ai piaceri del palato.

Conformemente all’aumento del tasso di penetrazione dei dispositivi mobili fra la popolazione italiana di tutte le età, rispetto al 2013 è cresciuta del 65% la percentuale di consumatori che effettuano acquisti da tablet e smartphone, merito anche dell’aumento di applicazioni ad hoc e siti responsive che facilitano lo shopping da mobile. Con una percentuale pari all’80%, il computer continua a essere il device preferito per gli acquisti online, mentre lo smartphone, terzo in classifica con il 9%, accorcia le distanze rispetto al tablet (11%).

Per far comprendere ancora meglio la portata del fenomeno del mobile commerce in Italia, l’infografica riporta un confronto fra l’Italia e l’estero: con una percentuale pari al 20% e a pari merito con la Spagna, il nostro Paese è fra le nazioni con il più alto tasso d’incidenza degli acquisti da tablet e smartphone sul totale del valore del mercato eCommerce nel 2014 (13 miliardi di euro). Guidano la classifica USA e UK, con una percentuale del 25% su un totale rispettivamente di 329 e 76 miliardi di euro; la Germania è seconda con un tasso d’incidenza del 22% rispetto ai 30 miliardi del valore totale del mercato.




Gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati ecc.
Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative: Agenda Digitale, Big Data Analytics & Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, Cloud & ICT nella Pubblica Amministrazione, Collaborative Business Application, Digital Business – Innovation Academy, eCommerce B2c, eGovernment, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & PMI, ICT & Professionisti, ICT Accessibile e Disabilità, ICT nel Real Estate, Innovazione Digitale in Sanità, Innovazione Digitale nel Retail, Innovazione digitale nelle Utility, Innovazione Digitale nel Turismo, Internet of Things, Intranet Banche, Mobile & App Economy, Mobile Banking, Mobile Enterprise, Mobile Marketing & Service, Mobile Payment & Commerce, Multicanalità, New Media & New Internet, Smart Manufacturing, Smart Working, Startup Digitali, Supply Chain Finance.

lunedì 22 dicembre 2014

Anniversario Tsunami, ActionAid: le donne furono in prima linea nella risposta all'emergenza


Sono tante le lezioni apprese dalle comunità locali nei sei paesi dove ActionAid, dieci anni fa, rispose all'emergenza: prima fra tutte ricostruire meglio e in sicurezza, assicurando i diritti delle fasce di popolazione più emarginate.
La risposta globale all'emergenza fu straordinaria,  mentre l'Italia si scoprì priva di un sistema chiaro e trasparente.


Dieci anni dopo lo tsunami, che devastò l'intero Sud-est asiatico, giungendo fino alle coste dell'Africa orientale, provocando 230 mila vittime accertate e  lasciando 1,7 milioni di sfollati, sono molte le lezioni apprese da quella catastrofe, in termini di investimenti sulla prevenzione e sull'empowerment delle comunità, in particolare le donne.

Secondo l'esperienza di ActionAid, in quella emergenza fu cruciale il ruolo di leadership delle donne, soprattutto in Thailandia e India: le comunità femminili furono infatti una parte fondamentale nella valutazione  e individuazione dei bisogni e nella pianificazione dei progetti. Dieci anni dopo, molte di quelle donne hanno ottenuto il diritto a possedere la terra, a sedere nei consigli comunitari, a creare cooperative autonome per ottenere una indipendenza finanziaria, proprio grazie all'impegno comunitario nei mesi successivi a quella che è considerata una delle più drammatiche calamità naturali degli ultimi decenni.

Il 26 dicembre 2004, lo tsunami, causato da un terremoto di magnitudo pari a 9.3 della scala Richter nell'Oceano Indiano, scatenò masse d'acqua alte come un palazzo di sei piani, che si abbatterono sulle coste alla velocità anche di oltre 200 km/h. ActionAid fu impegnata in operazioni di emergenza in 6 dei 13 paesi colpiti: Sri Lanka, India, Indonesia, Thailandia, Maldive e Somalia. Rispondendo nell'immediato ai bisogni primari, con generi alimentari e kit sanitari, l'azione si concentrò sulle fasce di popolazione più vulnerabili, come donne, bambini, anziani, e persone con disabilità, spesso lasciati ai margini delle grandi operazioni di soccorso. Solo nei primi tre anni, l'organizzazione ha supportato e aiutato oltre 750mila persone, di cui il 70% donne.  Un elemento chiave dell'approccio di ActionAid fu quello di assicurare che le comunità fossero "ricostruite meglio". ActionAid sviluppò attività per la ricostruzione di nuove abitazioni, dotate di servizi igienici  e con criteri di maggiore sicurezza e sostenibilità (in India, in Sri Lanka e nei paesi del Corno d'Africa), e sostenendo le comunità più vulnerabili a mobilitarsi per vedere riconosciuti i propri diritti (in India, Thailandia e Indonesia), nella fase post-emergenza.

 "Ricordo le onde dell'Oceano Indiano come se fosse ieri – racconta  Amar Nayak, oggi Programme Manager per le emergenze in Asia, che era a capo del coordinamento dei programmi di ActionAid in risposta allo tsunami – le comunità non erano pronte a un impatto così devastante. Tre quarti delle vittime indiane furono donne proprio perché quando arrivarono quelle onde, erano loro a pescare sulla riva. Sulla costa orientale a Chennai, una delle più grandi città indiane non credevo ai miei occhi: tutte le abitazioni erano state spazzate via. Mancava tutto, a partire dal cibo. Ma sono state le donne delle comunità dei partner locali, le prime a reagire." "Uno dei maggiori risultati ottenuti da ActionAid è stato per il diritto alla proprietà della terra. Subito dopo la catastrofe, il Governo indiano dichiarò off limits tutte le aree costiere,  come misura precauzionale per prevenire futuri tsunami, ma mettendo a repentaglio la possibilità di sopravvivenza di intere comunità di pescatori. Le comunità locali diedero vita alla campagna "Sea is life, Coast is right!", portata avanti proprio dalle donne, che erano parte di gruppi di auto aiuto nelle prime settimane dopo il 26 dicembre. E ottennero dal Governo, la revoca di quella decisione."

La risposta all'emergenza globale fu pari a 13,6 miliardi di dollari, complice anche la presenza di molti occidentali sulle coste dell'Oceano Indiano, per le vacanze di Natale.

L'Italia, nonostante la risposta dei donatori privati, si trovò impreparata a gestire l'emergenza internazionale. "Nel nostro Paese furono raccolti oltre 50 milioni di euro – dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid – risorse poi trasferite alla Protezione Civile che non aveva la titolarità a impiegarle. Sono passati dieci anni e sul sistema di reazione alle emergenze, che è evoluto attraverso l'esperienza dello tsunami,  permane una seria carenza di regole chiare e trasparenti. Allora chiedemmo che la responsabilità sull'aiuto umanitario fosse chiaramente svincolata da considerazioni politiche, in base ai più elementari principi internazionali in materia. E quindi la revisione della normativa creata per decreto sui poteri del Dipartimento Protezione Civile, chiaramente orientati all'indirizzo politico della Presidenza del Consiglio."




ActionAid International è un'organizzazione indipendente che si impegna nella lotta alle cause della povertà e dell'esclusione sociale dal 1972. Per combattere la fame e garantire un cambiamento sostenibile che duri nel tempo, l'Organizzazione lavora a fianco delle popolazioni e delle comunità più emarginate attraverso programmi di sviluppo a lungo termine in Asia, Africa e America Latina.

Idee curiose per impacchettare i regali di Natale


Un’idea carina da poter realizzare con i bambini piccoli è quella di decorare la carta con le tempere. Poggiate la mano del bambino nelle tempere e poi subito sulla carta regalo. Potete utilizzare tutti i colori che volete, sono perfetti il verde il rosso e il bianco.

Se amate i colori potete sbizzarrirvi e abbellire il vostro pacchetto con sagome di carta, nastrini di tessuto e perché no, fili di lana o cotone. Le idee con questi materiali sono infinite. Merletti e pizzi per i pacchetti più raffinati, pon pon di lana al posto dei classici fiocchi per quelli più divertenti e originali, origami, cuoricini di tutte le dimensioni e fotografie come biglietti per le persone più care.
La fatica più grossa si sa, non è quella di fare o acquistare i regali quanto quella di incartarli....e in maniera presentabile!
Il momento dello scambio dei regali è prezioso e unico e proprio per questo motivo è bene che i pacchetti siano all'altezza della situazione. L'incarto, in quel preciso momento vale quasi quanto il regalo, niente è infatti più magico della sensazione di mistero e suspance che si crea quando stiamo per scartare un dono. Lasciamo perdere quindi i pacchetti fatti da commessi frettolosi o le buste dalla chiusura facilitata. Ci sono un sacco di idee e materiali che si possono sfruttare per rendere unico e originale il pacchetto da riporre sotto l'albero!

Un'idea molto "dolce" e che farà felici i golosi è sicuramente quella di guarnire il pacchetto con caramelle, lecca-lecca e cioccolatini. Questi possono essere all'interno di un sacchetto o legate singolarmente al fiocco, tutto dipende dalla dimensione del regalo.
La versione non commestibile invece prevede foglie, fiori (anche finti) e bastoncini (magari di cannella o liquirizia) accompagnati da un bigliettino con testo o disegno personalizzato.
Un’altra idea semplice e carina è quella di far prendere un’identità ai vostri pacchetti incollando o disegnando sull’incarto, occhi, mani e bocca.
pachetti natale

Dopo aver ottenuto l’effetto desiderato, lasciare asciugare per una notte. Il giorno seguente impacchettate il regalo, lasciando il lato colorato all’esterno.
pachettoBasterà pensarci un attimo per farvi venire in mente varianti creative e uniche! Tutto quello che vi occorre è tanta buona volontà, poi il budget e i prodotti possono essere di qualsiasi tipo. Recuperate vecchi jeans e cravatte, disegni, pezzi di stoffa, rafia, spago, giornali e riviste…il segreto è unire tutto con fantasia!

pachetti-nastrinielanaPer gli esperti consigliamo invece questo video: come incartare i regali in 15 secondi!

Vi sentite pronti a battarere il record? :) Buon divertimento!

giovedì 18 dicembre 2014

MODA/BEAUTY - Anche in Italia arriva ‘Total Look’: La formula, d’importazione estera, porta la firma di due bolognesi



Anche in Italia arriva 'Total Look'

La formula, d'importazione estera,
porta la firma di due bolognesi

 

Total Look, in altri termini look totale o globale, vale a dire outfit, make up ed hair style in un colpo solo. Ma qualcuno si chiederà dove stia la novità. L'originalità del progetto consiste nel proporre questa formula di look totalizzante in seno ad eventi pubblici e privati (dal semplice aperitivo al vernissage), che facciano da sfondo alla seduta di bellezza personalizzata, oltre che da motivo ispiratore del 'total look', per l'appunto.

 

Formula già rodata nelle metropoli londinese e neworkese, viene lanciata per la prima volta in Italia da due bolognesi: Benedetta Venturi, laureata presso l'Ateneo di Bologna in  Arti Visive con una tesi in "Contatti e nuove tendenze tra Moda Arte e Design, negli spazi pubblici e sul Web", lavoro da cui è scaturita l'idea di 'Total Look', e Monica Zanelli, Make Up Artist diplomata presso il BCM – Beauty Center of Milan con esperienza ultra decennale di settore.

 

Conosciutesi nel 2011, tra Monica e Benedetta è nata sin da subito una proficua collaborazione che le ha già viste, di recente, protagoniste di molteplici eventi targati 'Total Look', alcuni dei quali ospitati anche presso il relativo quartier generale delle due creative, a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, presso l'Atelier Tratti di moda in via Porrettana 340/2.
 
Con questo progetto abbiamo voluto rendere il lusso di prendersi cura di se stessi – commenta Benedetta - un privilegio alla portata di tutti, facendo dialogare tra loro ambiti apparentemente differenti come la Moda, l'Arte e il settore Beauty, per poi incastonarli in contesti amichevoli e confidenziali tali da renderli 'più nostri'.
 
Un'iniziativa, quella del 'Total Look', che le incombenti festività natalizie contribuiranno a diffondere ulteriormente: Le richieste non ci mancano – commenta Monica, la make up artist – d'altronde – prosegue –la frenesia natalizia, che si aggiunge a quella quotidiana, fa sì che trovare uno spazio per noi stesse, diventa il più bel regalo a cui una donna può auspicare.
 
Per non perdere, dunque, neanche un appuntamento con i Total Look di Monica e Benedetta non resta che collegarsi su www.stimaty.it o cercare la pagina TRATTIDIMODA ATELIER su Facebook…e buon Total Look a tutti.




mercoledì 17 dicembre 2014

MODA. Showroomprive.it rivela la top ten degli articoli più venduti in vista delle feste


  La top ten dei best seller di Natale 2014 secondo Showroomprive.it

 

Sono le borse l'articolo più venduto in vista delle prossime festività, seguite dall'abbigliamento da donna, si aggiudicano invece la terza posizione gli accessori tecnologici 

 

Su iPress, NewsSocialPlatform per giornalisti, blogger e uffici stampa, a questo LINK sono disponibili ulteriori materiali relativi alla notizia (immagini, ecc...)

        


Milano 17 dicembre 2014 - Il Natale 2014 ormai è alle porte e la corsa ai regali iniziata già da tempo. Ecco che anche quest'anno lo shopping online si conferma per molti italiani un'ottima risorsa per accontentare i desideri di amici e parenti, grandi e piccini.

In vista delle prossime festività Showroomprive.it, il secondo player Europeo nel settore delle vendita private online di grandi marche della moda, cosmetica e decorazioni con sconti fino al -70% e specializzato nel soddisfare le necessità delle "digital woman" italiane svela la top ten dei prodotti più venduti tra i propri soci italiani in vista delle prossime festività.

Gli articoli più venduti in vista delle prossime feste natalizie sono state le borse seguite in seconda posizione dall'abbigliamento da donna. In terza posizione troviamo gli accessori tecnologici per smartphone e tablet, seguiti subito dai giochi e dall'abbigliamento per bambini. Si aggiudicano il  sesto e settimo posto i cosmetici per la cura del corpo e i profumi. A seguire troviamo poi gli articoli per la cucina mentre chiudono la top ten degli articoli più venduti su Showroomprive.it in vista del Natale al nono e decimo posto rispettivamente le scarpe e i gioielli .

Questi dati confermano quelli dell'indagine "Showroomprive Natale 2014", svolta nel mese di ottobre  per sondare i comportamenti d'acquisto in vista del Natale per 1000 italiane, da cui emergeva che per un 30,4% delle intervistate accessori moda e abbigliamento era la categoria più gettonata per i regali di Natale 2014.

Riguardo alle preferenze sui regali per i più piccoli, dalla stessa indagine risulta che ad andare per la maggiore sono i giochi educativi (38,9%) seguiti da qualche cosa che il bambino desidera fortemente (23,8%); vengono poi i giochi divertenti (15,9%), capi d'abbigliamento di cui i piccoli hanno necessità, approfittando dell'occasione (11%), un gioco della tradizione (10,4%).

 "Il picco generale delle vendite lo abbiamo registrato nei giorni tra il 4 e l'8 di dicembre e ha interessato in modo particolare tutti i prodotti contrassegnati con consegna garantita entro il Natale – commenta Virginia Hernández, International PR Manager and Business Developmet di Showroomprive.com Anche se in realtà dai dati estratti dalle nostre analisi pre-natalizie per circa un terzo dei nostri soci la ricerca dei regali è iniziata già nel mese di ottobre. Per quanto riguarda invece le vendite con consegna in 72 ore abbiamo registrato un forte aumento dell'intensità durante il weekend appena trascorso e in particolare nei giorni 12, 13 e 14 dicembre. Siamo sempre molto attenti ad offrire ai nostri soci le migliori offerte e un'alta qualità del servizio. Proprio la possibilità di consegna in 72 ore, riservata circa al 30-40% dei nostri prodotti, ci permette di soddisfare al meglio anche le esigenze di chi ancora non ha terminato i propri acquisti natalizi, con la comodità di vederseli recapitare direttamente a casa o in qualsiasi altro luogo si desideri."

"In particolare per l'Italia abbiamo anche rilevato alcune lievi differenze nelle abitudini di acquisto a livello regionale. prosegue Virginia Hernández Per quanto riguarda i capi d'abbigliamento, ad esempio, nelle regioni del Nord si nota una maggior predilezione per i colori scuri mentre al Sud, al Centro e isole si acquistano capi dai colori più vari. Abbiamo inoltre notato che gli articoli tecnologici sono andati per la maggiore nelle regioni del Nord e del Centro, mentre al Sud è stato più alto l'acquisto di cosmetici e articoli per bambini. L'acquisto invece di abbigliamento e accessori femminili è stato costante su tutto il territorio ."

 

 

A proposito di Showroomprive      
Showroomprive è tra i principali player delle vendite private online in Europa. Showroomrprive distribuisce più di 1.500 marchi di moda per donna, uomo e bambino, accessori, arredi, decorazioni e prodotti per la casa, cosmetici e prodotti di bellezza, gastronomia, attrezzature sportive, tra i suoi 16.2 milioni di soci registrati in Italia, Francia, Portogallo, Spagna, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi e Polonia. Showroomprive riceve Le Grand Prix des Entreprises de Croissance 2014 Leader League, il Primo Premio, categoria assoluta, al Netcomm eCommerce Award 2013, come miglior sito di e-commerce italiano e nella stessa edizione si aggiudica anche il premio come miglior sito della categoria Abbigliamento e Accessori. Ha inoltre conseguito il Red Herring Europe Top 100 Winners 2013, il premio "Best International Growth" ricevuto dall'organismo europeo EMOTA il Premio Nazionale all'impresa del Futuro 2014 assegnato da Ernst & Young e L'Express in Francia .

Showroomprive ha realizzato un fatturato di 350 milioni di euro nel 2013, di cui il 45% proviene da dispositivi mobile (smartphone e tablet). In Italia, attualmente vanta più di 2 milioni di membri, per un fatturato che nel 2013 ha raggiunto i 33 milioni di euro (+65% rispetto al 2012). Showroomprive, che ha iniziato a operare nel settore delle vendite private nel 1993 in ambito offline e ha fatto il salto all'on-line nel 2006, conta una squadra in crescita di oltre 500 persone, con uffici a Barcellona, Madrid e Parigi e 5 centri operativi logistici per un totale di 70.000 m2. Showroomprive è inoltre l'unico club di vendite private in Europa che propone il servizio "Consegna Express in 72 ore" in tutti i paesi in cui opera (24h in Francia).

Showroomprive in Italia è membro di Netcomm, Il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano.






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Redazione del CorrieredelWeb.it


A corto di idee? A Natale regala un accessorio



Si sa tutte le donne in fondo sono appassionate di moda e ai primi posti, subito dopo scarpe e borse troviamo gli accessori. Perché se è vero che un bel capo di abbigliamento ti fa sempre fare bella figura, è altrettanto vero che un bell’accessorio può valorizzare anche il look più semplice e basilare. 

Bellissimi ma non sempre facili da portare sono i cappelli, proposto in tutte le stagioni in diverse varianti non perde mai il suo fascino. D’estate andiamo pazze per quelli di paglia che ci aiutano a proteggerci dal sole e d’inverno, quando proprio non possiamo farne a meno, ci si può sbizzarrire tra tinte, tessuti e modelli. Il cappello insomma è un accessorio che proprio non può non essere presente nel nostro armadio.
Per le borse si sa...alcune hanno una vera e propria malattia. Una borsa non potrà mai starci male o mettere in evidenza i nostri difetti fisici, e al contrario, se scelta con cura, può impreziosire il nostro look. 
L’importante è che sia abbinata al nostro abbigliamento, così che non stoni per colori o stile; come tutti gli accessori anche le borse non devono essere solo pratiche ma devono valorizzare la nostra immagine.  
Non possiamo non parlare delle scarpe, visto che non solo una prerogativa solo femminile! Le scarpe sono senza tempo. E’ vero seguono i cambiamenti della moda ma a chi di voi non è capitato di riutilizzare sandali o stivali comprati anni fa? Per essere soddisfatti avremmo bisogno di almeno un paio nuovo di scarpe a stagione non credete? Ballerine, stivaletti, sandali, zeppe e decolté... non c’è modello che lasci indifferenti le più accanite dello shopping.

Un intero capitolo dovrebbe poi essere dedicato ai gioielli, dagli orecchini alle collane, dai bracciali agli anelli … non importa se sono oggetti acquistati a pochi euro o, al contrario, gioielli preziosi: i monili sono sempre un punto di luce nel nostro look, ed essendo facilmente intercambiabili possono permetterci di variare spesso e volentieri, anche a seconda del nostro umore!


martedì 16 dicembre 2014

Solo di donna > Finissage giovedì 18 dicembre dalle ore 18.30




Invito al finissage di "Solo di Donna"

18 dicembre 2014 dalle 18.30
Un contrappunto fotografico tra Caterina Orzi e Marcello Geppetti. Una artista e un fotoreporter, il colore e il bianco e nero, la riflessione e il riflesso, la normalità e il mito. 24 modi di raccontare le donne e le loro strade per essere libere in un mondo di uomini.
Con il Patrocino di Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica
Sponsor tecnico: Cantine Casale del Giglio

A cura di Maria Grazia Cicala e Marcello Geppetti Media Company

Quando?

18 dicembre 2014 dalle ore 18.30

Dove?

Via Palermo 41, 00184 Roma
(a 50 metri dal Palazzo delle Esposizioni)

lunedì 15 dicembre 2014

La figura femminile e il ruolo crescente di internet come comuni denominatori globali in tema di igiene


I risultati della quarta ricerca globale SCA "Hygiene Matters" mettono in luce le dinamiche specifiche dei vari Paesi. Gli italiani particolarmente attenti all'igiene e generalmente insoddisfatti delle condizioni dei servizi pubblici.


Quale ruolo gioca l'igiene nella vita quotidiana? Quanto e in che modo l'approccio all'igiene influenza i comportamenti, nei vari Paesi e tra donne e uomini?

Questi i temi affrontati nella ricerca "Hygiene Matters" commissionata da SCA, azienda globale leader nel settore dell'igiene e presente in Italia con i suoi brand TENA, Tempo, Tork, Nuvenia, Demak'Up e Libero.

 

Le donne come promotrici e punto di riferimento nella società contemporanea per i temi legati all'igiene e il ruolo crescente di internet come fonte di informazione anche in questo ambito: questi i due importanti aspetti sociali emersi dai risultati della ricerca a livello globale.


Quali aspetti differenziano particolarmente l'Italia rispetto agli altri Paesi?

L'italiano medio mostra un livello di preoccupazione per le condizioni igieniche degli ambienti che frequenta allineato alla media dei principali Paesi europei: il 20% degli italiani, il 16% dei francesi, il 19% degli inglesi e il 21% dei tedeschi, ad esempio, ha mostrato una certa apprensione nei confronti di questo aspetto.

Cosa ci differenzia dal resto del mondo?
In primis una "sensibilità" particolare per l'igiene delle persone con cui interagiamo: ben 9 italiani su 10 hanno ammesso di essersi trovati in una situazione di particolare disagio a causa delle condizioni igieniche di altre persone.
Le situazioni "no" al top della classifica? I mezzi di trasporto, causa di disagio per il 57% degli italiani, e le condizioni igieniche di colleghi / conoscenti / amici, che hanno messo in difficoltà 3 italiani su 10 (il 28%).

Altra peculiarità degli italiani? La premura particolare nel lavarsi le mani prima dei pasti (97%) e prima di cucinare (96%). Solo come terzo citato, anche se con una percentuale rilevante, si posiziona il lavaggio delle mani dopo l'utilizzo della toilette (94%).

Osservando più da vicino le attività quotidiane, in realtà 3 italiani su 5 (il 59%) sottolineano la criticità delle condizioni igieniche dei luoghi pubblici che frequentano: il miglioramento di questo aspetto contribuirebbe ad innalzare gli standard generali di igiene nel nostro Paese e porterebbe benefici nella fruizione di servizi pubblici.

Dalla ricerca, infatti, è emerso che l'italiano medio evita, ad esempio: l'utilizzo di un bagno pubblico (1 su 2), l'utilizzo della doccia in piscina/palestra (21%), l'utilizzo dei mezzi pubblici (14%), la frequentazione di un ristorante/bar (11%).


A questo proposito, più di 1 italiano su 2 (57%) ritiene che politici e media dovrebbero occuparsi maggiormente dei problemi legati all'igiene; interessante da notare però che il popolo italiano per il miglioramento degli standard di igiene nel proprio Paese si affida più alla responsabilità individuale di ogni cittadino (33% dei casi) piuttosto che ad una legislazione adeguata in materia (21% degli intervistati).

E mettendo a confronto il sesso femminile e maschile in Italia?

Dalla ricerca emerge il profilo di una donna italiana emancipata, consapevole e particolarmente attenta e sensibile ai temi legati all'igiene, sia personale che della sua famiglia. E' il punto di riferimento privilegiato con cui trattare temi legati all'igiene, sia nel suo ruolo di partner (come riferimento quindi per il 60% degli uomini italiani) che materno (per il 55% degli uomini e il 57% delle donne).

In generale, le donne sono più sensibili degli uomini quando si parla di scarse condizioni igieniche o di percezione personale dell'igiene.
Sono le donne in maggioranza, ad esempio, che abitualmente nel Belpaese evitano l'utilizzo di un bagno pubblico (52% donne, 43% uomini), si sentono a disagio in un contesto sociale se non si sono lavate i denti (91% donne, 81% uomini) o se non hanno utilizzato il deodorante (80% donne, 63% uomini).

Famiglia, medico e internet le principali fonti d'informazione degli italiani sull'igiene

Famiglia (per il 42% delle donne e il 38% degli uomini), medico (per il 19% delle donne e il 24% degli uomini) e internet (per il 16% delle donne e il 19% degli uomini): queste le principali fonti di informazione in tema di igiene al top della classifica, per ordine di rilevanza, tra gli italiani intervistati.

Si conferma in crescita il ruolo di internet, soprattutto nella fascia d'età 16-25: il primo motivo è la ricerca di informazioni relative a problemi di igiene o salute personali (58% donne e 54% uomini), seguito da informazioni sui prodotti per l'igiene da usare o acquistare per sé e la propria famiglia (52% donne e 49% uomini).

E l'igiene sul posto di lavoro?

La ricerca ha evidenziato che in Italia nel 70% dei casi uomini e donne possono usufruire di toilette separate, anche se il 23% è insoddisfatto delle loro condizioni igieniche e più di 1 italiano su 2 desidererebbe che il proprio datore di lavoro ne avesse più  cura.

Cosa fanno gli italiani alla toilette? Il 22% parla al cellulare, il 18% si prende una pausa per stare da solo e il 14% si cambia vestiti; in casi più rari scrive sms/chat (9%), fuma (7%), legge o risponde a mail (6%), mangia (6%).
Quasi tutte attività abbastanza nella norma, considerando altre abitudini internazionali alla toilette: ben il 25% dei maschi cinesi fuma, o il 12% degli uomini inglesi d'abitudine mangia qualcosa, mentre il 29% delle donne sudafricane ha fatto una pausa in bagno per piangere e 1 inglese su 4 ha conversazioni private di persona con colleghi.


La ricerca "Hygiene Matters"
"Hygiene Matters" 2014 è la quarta edizione della ricerca commissionata da SCA (la prima nel 2008) con l'obiettivo di promuovere il dialogo globale sul tema dell'igiene e al contempo di educare e facilitare l'adozione di prodotti e misure che favoriscano il miglioramento delle condizioni igieniche e degli standard di salute nel mondo.

Questa edizione della ricerca è stata condotta nel mese di maggio 2014, commissionata da SCA e realizzata da United Minds insieme alla società di ricerche Cint.
La ricerca ha coinvolto 13 Paesi: Brasile, Cina, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Messico, Olanda, Russia, Sud Africa, Regno Unito, Stati Uniti. Rispetto all'edizione 2011 della ricerca, nel 2014 è stata esclusa l'Australia e sono stati inclusi Brasile, Italia, Spagna, Olanda e Sud Africa.

La compilazione è avvenuta via web e ha coinvolto un totale di 13.492 intervistati, principalmente residenti in aree urbane, indicativamente 500 donne e 500 uomini per mercato. Quote nazionali sono state utilizzate per ottenere un'accurata rappresentazione per fasce d'età.




Mani in pasta, cappelli in testa e tanta fantasia: ecco i corsi di cucina divertenti. E antistress

Cooking Class
 
 
Come c'è la divisa da trekking esiste anche la divisa da "cooking": grembiule bianco e cappello da chef, cucchiaio in legno in una mano e "frusta" nell'altra, e sul viso un bellissimo sorriso! Perché cucinare con amore è un'arte che dona serenità, e una bella sessione tra i fornelli contribuisce al buon umore.. specie se poi è seguita da una ghiotta scorpacciata di quanto si è preparato!! Ma dove mettere alla prova la propria abilità e imparare nuovi trucchi del mestiere per poi stupire ospiti e amici con piatti prelibati? Ecco alcune idee.
In Alto Adige, tra influenze mediterranee e ispirazioni mitteleuropee, gli chef del Belvita Hotel Alpenschlössl & Linderhof di Cadipietra in Valle Aurina (BZ) Günther Niederkofler e Christoph Stolzlechner mettono a disposizione le loro abilità per un corso di cucina specificatamente sudtirolese.

Gli allievi si trasformano per un giorno in assistente gourmet degli chef in cucina e il prezzo del corso è di 49 euro a persona. I piatti vengono decisi secondo i prodotti freschi disponibili, proponendo le ricette tradizionali in stile moderno. Qualche esempio? Ecco la crema alle erbe alpine, servita con un crostino di pane e un gambero alla griglia, o la sella di capriolo in crosta al timo, presentata su patatine croccanti e sorbetto di ginepro, e ancora, classico dei classici, lo strudel di mele, ma servito nel bicchiere con crema di vaniglia.. Il prezzo per il soggiorno al Belvita Alpenschlössl & Linderhof parte da 115 euro a persona al giorno, con trattamento Premium All Inclusive. (www.belvita.it)

In piena Etruria, Montebelli Agriturismo e Country Hotel di Caldana (GR) propone il suo corso di cucina dedicato alla gastronomia toscana. La scuola di cucina di Clarence dedicata ai piatti della tradizione regionale impegna gli aspiranti cuochi per 3 ore al giorno, per cinque giorni riservati ognuno all'approfondimento di una "sezione" del ghiotto menu. Il primo giorno si inizia naturalmente dagli antipasti, con creazioni che vanno oltre alle classiche bruschette ai diversi sapori; il secondo giorno è riservato alle zuppe, minestre tipiche trionfo di quella cucina povera, dalla ribollita alla zuppa di farro.

Mattarelli alla mano il terzo giorno, per la pasta fatta a mano. I secondi piatti sono i protagonisti del quarto giorno di lezione, dalla classica costata al cinghiale alla cacciatora. Il quinto ed ultimo giorno è riservato a dolci e pasticceria, tra cui non può mancare il classico zuccotto. Il prezzo per il corso di cucina è di 255 euro per cinque giorni di corso, e le lezioni possono essere organizzate su richiesta, esclusi i periodi di alta stagione, mentre il soggiorno a Montebelli Agriturismo e Country Hotel è proposto a partire da 100 euro a persona al giorno con la mezza pensione. (www.montebelli.com)

La freschissima cucina ligure è protagonista del corso che si tiene a La Francesca Resort di Bonassola (SP) con lo chef del ristorante Rosadimare.  Proposto a 50 euro a persona, si svolge il sabato o il lunedì mattina su richiesta con un minimo di 4 partecipanti. Gli straordinari ingredienti locali a km 0 come l'olio di oliva e i limoni che crescono anche nel giardino de La Francesca Resort sono alla base di ogni pietanza. Tra i piatti che lo chef propone abitualmente ecco limone farcito alla mousse di tonno su crostini di pane, e ancora linguine con spada e rucola al profumo di limone, deliziose scaloppine di triglia al giallo ligure, fragrante crostata di limone, ricotta e mele.. ma i piatti da preparare saranno una sorpresa, da acquolina in bocca! E naturalmente al termine del corso si pranza tutti insieme per gustare le leccornie cucinate! Il costo del soggiorno parte da 240 euro per due notti per due persone e un bimbo.(www.villaggilafrancesca.it)

Un mix da acquolina in bocca garantita, con tutto il sapore della cucina umbro-toscana, si rivela in un corso eccezionale proposto dal Ristorante Antica Posta per Cortona 1745 di Antico Casale di Montegualandro e Spa di Tuoro sul Trasimeno (PG). Il corso è diviso in due lezioni, di 3 ore ciascuna, che si svolgono in due mattinate, con degustazione finale dei piatti preparati. La prima giornata è dedicata alla preparazione di antipasti e primi piatti: deliziose mini quiches e flan di verdure e pasta fresca fatta a mano, per la quale si approfondiscono le tecniche e i tempi di cottura. La seconda mattinata ecco invece spazio a carni e contorni, come tacchino farcito e selvaggina, e finalmente ai dolci per i più ghiotti. Tra le specialità le torte e i biscotti fatti in casa, primi tra tutti i cantucci. Il costo di partecipazione alle sei ore di corso è di 180 euro a coppia o 120 per una persona. Ad Antico Casale di Montegualandro gli aspiranti chef possono soggiornare, durante il corso, con una tariffa speciale a partire da 90 euro a suite.

Giocattoli. Consigli per gli acquisti

Roma, 15.12.2014. Arriva Natale e, ovviamente, arrivano i giocattoli. Tanti giocattoli a disposizione ripropongono la questione sicurezza visto che l'80% dei giocattoli importati nell'Unione europea sono di fabbricazione cinese e il 70% dei prodotti pirata che circolano in Europa e' di origine cinese. Le norme sulla sicurezza dei giocattoli, per i minori di anni 14, sono state fissate dalla normativa vigente.
Sulla confezione devono essere indicate, in lingua italiana:
* la marcatura CE (Conformita' Europea);
* il nome del fabbricante o dell'importatore;
* l'indicazione dell'eta' del bambino;
* le avvertenze per l'utilizzo.
La marcatura viene apposta sui giocattoli da produttori o importatori e dovrebbe certificare la rispondenza alle norme di sicurezza europea. La stragrande maggioranza dei giocattoli proviene, come detto, dai Paesi asiatici dove la garanzia del rispetto delle norme europee lascia a desiderare.
Situazione assurda per la quale l'etichetta CE non e' una garanzia di sicurezza ma una semplice garanzia giuridica. In Italia ci sono degli organismi privati che effettuano test e rilasciano il relativo attestato, come per esempio, l'Istituto per il marchio di qualita' (IMQ), che fa test sui giocattoli. Sottoporsi ai controlli degli Istituti non e' obbligatorio per fabbricanti e importatori per cui al consumatore, che paga salato un giocattolo per i propri figli, consigliamo di rimboccarsi le maniche e fare test autonomi, verificando, per esempio nelle bambole, la tenuta delle cuciture, dei bottoni, degli occhi e del tessuto.


Primo Mastrantoni, segretario Aduc

DOMANI al SANIT focus salute donna. Endometriosi ed Osteoporosi


Il 16 Dicembre al SANIT focus su endometriosi ed osteoporosi: non solo un problema delle donne, ma malattie di interesse sociale

Spesi oltre 13 mln di euro l'anno per l'endometriosi

Oltre 500 mln di euro per curare le fratture causate da osteoporosi
Le novità  nel campo della ricerca e della cura

Martedì 16 dicembre il SANIT - Forum Internazionale della Salute dedica un focus alla salute delle donne con due appuntamenti organizzati in collaborazione con l'Ospedale San Carlo di Nancy di Roma e il coordinatore scientifico del SANIT, il Prof. Giorgio Vittori, Direttore Sanitario dell'Ospedale San Carlo di Nancy.
Si inizia alle 8:30 con la conferenza dal titolo "Osteoporosi, malattia di interesse sociale? Chi ne è affetto, perché, dove si cura, come si cura?" Si stima che entro pochi anni una grande percentuale della popolazione supererà i 55-60 anni e tra 20/25 anni addirittura i 65 anni. L'osteoporosi colpisce il 33% delle donne tra i 60 e i 70 anni di età, il 66% di quelle al di sopra degli 80 anni ed è relativamente meno diffusa negli uomini (20%). Attualmente i costi per le fratture da osteoporosi si aggirano intorno ai 500 milioni di euro in Italia, calcolando le sole spese ospedaliere e 1 donna su 4, dopo la menopausa, andrà incontro all'osteoporosi. (dati Lios - Lega Italiana Osteoporosi).

Il convegno cercherà di rispondere alle domande: l'Osteoporosi è un evento fisiologico legato all'invecchiamento o se è indicatore di malattia. Si può prevenire? E come? Che ruolo ha l’alimentazione? Quali sono le regole d'oro da seguire per ridurre il rischio di osteoporosi? Obiettivo di questo simposio è di coniugare domande di salute e di prevenzione da parte del paziente/cittadino con percorsi assistenziali facilmente identificabili, efficaci, aggiornati, efficienti e compatibili con le risorse a disposizione.

Alle 14:00, nella Sala 2, piano terra, si terrà il convegno "Endometriosi: è solo un problema della donna?" dove parteciperà, tra gli altri, anche l'AIE - Associazione Italiana Endometriosi. Durante l'incontro si parlerà di diagnosi e terapie, fertilità e procreazione medicalmente assistita, dolore pelvico cronico, impatto sociale e costi della malattia, aspetti legislativi. L'endometriosi è una patologia benigna, caratteristica del sesso femminile, in cui tessuto simile a quello endometriale, che fisiologicamente riveste la parete interna dell'utero, viene a trovarsi in sedi anomale, principalmente a livello di ovaie, tube, utero. In Italia sono affette da endometriosi circa 3 milioni di donne, il 10-17% delle donne in età fertile e la sua incidenza è spesso sottovalutata,  ciò determina un ritardo di diagnosi che si calcola in una media di 7 anni dalla comparsa dei primi sintomi. Uno studio della World Endometriosis Research Foundation (WERF) ha stimato che l'endometriosi costa alle casse italiane oltre 13 miliardi di euro l'anno.

Le conseguenze sulla donna possono essere minime ma anche gravi: dolore pelvico, infertilità e la necessità di cure mediche; tuttavia, l'Endometriosi non è solo un problema della donna che ne è affetta, ma di tutta la società. E'necessario identificare poche e concrete soluzioni di assistenza, valide dal punto di vista clinico, compatibili con le risorse a disposizione e che possano diventare facilmente patrimonio del Sistema Sanitario Nazionale, ovvero di chi ha il compito di meglio assistere il paziente.

Il SANIT si terrà fino a Mercoledì 17 dicembre, presso il Palazzo dei Congressi di Roma. Un'edizione speciale quella di quest'anno che vede tra i suoi patrocinatori anche Expo 2015, oltre alla Commissione Europea, al Ministero della Salute, Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali, Regione Lazio, Roma Capitale, Coni, Unioncamere e Farmindustria.


Di seguito il link al Programma del SANIT:
http://www.sanit.org/category/convegni/

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