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L'informazione al Femminile

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venerdì 27 settembre 2019

TRA LE 100 DONNE DI SUCCESSO ITALIANE È VALERIA GOLINO LA REGINA DEI MEDIA

TRA LE 100 DONNE DI SUCCESSO ITALIANE È VALERIA GOLINO LA REGINA DEI MEDIA

Secondo una ricerca di Mediamonitor tra le 100 donne di successo della classifica Forbes a dominare i media sono, oltre all'attrice napoletana, anche Lilli Gruber e Diletta Leotta

 

Valeria Golino, Lilli Gruber e Diletta Leotta sono, tra le 100 donne di successo italiane segnalate da Forbes, quelle che nell'ultimo mese hanno ricevuto più citazioni sui mezzi di informazione italiani. A mettere in evidenza questi dati è il monitoraggio svolto da Mediamonitor su oltre 1.500 fonti d'informazione fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog, utilizzando tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 30 anni nella fornitura di soluzioni per la gestione dei contenuti provenienti dal parlato.

 

Valeria Golino ha ricevuto 1217 citazioni sui mezzi di informazione anche in relazione al nuovo film "5 è il numero perfetto", presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, che la vede protagonista con Toni Servillo. Secondo le rilevazioni di Mediamonitor, alle spalle di Valeria Golino si posiziona la giornalista Lilli Gruber (511 menzioni), di cui i media si sono occupati commentando le sue interviste ai protagonisti del mondo politico e perché è stata indicata come possibile nuovo presidente RAI da parte di alcuni politici.

 

Sul gradino più basso del podio della classifica di Mediamonitor.it la conduttrice Diletta Leotta (364 menzioni), che precede la calciatrice Sara Gama (332), capitano della Nazionale Italiana. Il nome dell'attrice Paola Cortellesi è ricorso sui mezzi d'informazione 303 volte nell'ultimo mese, prevalentemente per citazioni o recensioni  di suoi film, mentre si ferma a 252 menzioni Micaela Ramazzotti.

 

Tante le citazioni sui media anche per la giornalista Lucia Annunziata (218) e l'astronauta Samantha Cristoforetti (206), che nella top ten di Mediamonitor sono rispettivamente al settimo e ottavo posto, precedendo Elisabetta Ripa (93), amministratore delegato di Open Fiber, e la scrittrice e cuoca Sonia Peronaci (79). La fondatrice del blog Giallo Zafferano  è stata nominata per la sua partecipazione a diversi cooking show.



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giovedì 26 settembre 2019

Natura e “musica” decorano gli abiti per lei a RomaSposa 2019




Natura e "musica" decorano gli abiti per lei a RomaSposa 2019
 Dal 3 al 6 ottobre a La Nuvola, tutte le tendenze della moda sposi. Tra gli accessori torna il guanto. Per chi vuole stupire strascichi, spacchi profondi e scollature vertiginose

Un abito che racconti una storia, che sappia comunicare la personalità ed esprimere il sogno romantico di ogni donna: sono tante le aspettative delle future spose nella decisione del look per il grande giorno. Per guidare la scelta e scoprire le nuove collezioni di atelier e stilisti, tornano protagoniste di RomaSposa 2019 – Salone Internazionale della Sposa le migliori proposte del settore wedding. Tante le tendenze pronte a salire in passerella - dal 3 al 6 ottobre a La Nuvola di Fuksas - con un'agenda ricca di sfilate, con più di 1000 abiti. Non solo per lei: ognuno potrà trovare al Salone Internazionale della Sposa il proprio abito da sogno, con modelli anche per lo sposo e da cerimonia. 
 
Lo stile boho o country chic che piace tanto (anche) alle star
Un look semplice e sofisticato continua a conquistare il cuore delle future spose dallo spirito bohemian e romantico: in una quotidianità sempre più caotica e lontana dal mondo della natura, il boho chic e il country chic continuano a essere gli stili più seguiti, preferiti spesso anche dalle star, ultime tra tutte Kasia SmutniakCarolina Crescentini e Charlotte Casiraghi, figlia di Carolina di Monaco, con una splendida cerimonia in Provenza, tra campi di lavanda in fiore. 
Abiti scivolati e leggeri si completano con capelli sciolti (per lo più mossi) o raccolti morbidi con chignon o treccine, adornati da coroncine o piccoli fiori che ricordano lo stile del bouquet e dell'allestimento. 
 
Foglie, quadrifoglio e tralci a decorar la sposa
Oltre ai fiori sono molti gli elementi di richiamo alla natura inseriti nelle ultime collezioni sposa: fatto di tinte e colori intensi, sono gli abiti contornati da foglie e tralci di vite, ispirati alla natura e alla figura mitologica di Demetra - dea greca che simboleggiava la fertilità della madre terra, artefice del ciclo delle stagioni e protettrice del matrimonio e della vita coniugale. I nuovi modelli presentati in anteprima a RomaSposa sono adornati da delicati ricami e applicazioni floreali, come il quadrifoglio, simbolo di vita e buona sorte, tessuto su sete pure leggere, che appaiono come mosse dal vento. Una collezione che piacerà in particolare alla sposa che preferisce essere semplice e naturale, senza rinunciare a eleganza, femminilità e sensualità.
 
I compositori di musica classica come fonte di ispirazione
Per rendere unico l'abito della sposa, gli stilisti sanno sempre trovare nuove idee e soluzioni. Tra le nuove collezioni proposte, un'armonia di tessuti e decori dà vita a capi che prendono ispirazione dal mondo della musica classica e dei suoi compositori. Abiti femminili dalle linee sia classiche sia innovative sono impreziositi da pizzi, organze e ricami rigorosamente fatti a mano, creando un capo originale e dallo stile inconfondibile. 
 
Strascichi, spacchi profondi e scollature vertiginose
Ancora molto amato l'effetto tattoo, meglio se arricchito da cristalli e macramè, ma nel 2020 si fa strada un look audace che prevede spacchi profondi e scollature vertiginose. Spazio agli abiti principeschi con tulle e strascichi e non si abbandona poi uno stile più estroso: per la prossima stagione è atteso un trionfo di piume, petali di organza e dopo tanti anni ritornano le balze lisce, plissettate o decorate, con bordi ondulati e in pizzo. 
 
Tra gli accessori per la regina delle nozze torna di moda il guanto, simbolo di eleganza formale per nobildonne e gentlemen, che ha rivestito vari ruoli nel corso della storia: da elemento di riconoscimento, prima nobile e poi borghese, a strumento di raffinata seduzione. Per la sposa è ricamato, profumato, elaborato in mille forme e ritrova il suo ruolo di accessorio accattivante quale emblema dell'eleganza più raffinata.
 
Colori, protagonisti il bianco e tutte le sfumature del rosa
Dopo gli eccessi degli scorsi anni, con abiti a tinte forte come il rosso scarlatto, tornano le tinte pastello a predominare la scena dei colorati: tra tutti la fa da padrone il rosa con tutte le sue sfumature, declinato in ogni modello e ogni stile quale tocco di originalità da inguaribile romantica.
Resta poi certamente il bianco il preferito delle spose: la scelta è nel tessuto, nei decori e nella nuance che va dal brillante al naturale, fino a passare a cromie differenti come avorio o champagne.
 
Per lo sposo accanto a toni scuri, la novità del royal tight
L'eleganza dell'uomo difficilmente si dissocia da abiti che richiamano i classici del passato come smoking o tight. Le tonalità preferite vanno dal classico nero al blu navy e il bluette.
Novità per il 2020 è il tight presentato, come vuole la tradizione, attillato nel punto vita, con le falde dietro a coda, ma dalla nuance innovativa: rivisitato nel colore verde inglese, il modello royal tight si presenta più corto e con le falde a soffietto, chiuse con bottoncini, con pantalone rigato stretto in colore grigio perla così come il panciotto sartoriale di lana tasmanian, nel modello doppio petto sciallato e cravatta rigorosamente rigata in stile regimental.
 
RomaSposa è un evento molto amato e sempre atteso che cattura l'attenzione, a ogni suo appuntamento, di circa 30 mila i visitatori. Un viaggio a 360° nel mondo del wedding che ispira sogni e desideri con novità e trend di tutte le categorie merceologiche. Nei quattro giorni della manifestazione è possibile ricevere consigli che soddisfano le richieste più diverse, dal galateo al look di futuri sposi e invitati, e nell'area WED ACADEMY seguire workshop e incontri in uno spazio riservato.
 
L'ingresso è aperto al pubblico.

 

RomaSposa – Salone Internazionale della Sposa 
Dal 3 al 6 ottobre 2019
La Nuvola Convention Center
Orario di apertura
Giovedì e venerdì: 
15:00/20:00 ingresso € 5,00
Sabato e domenica: 10:00/20:00 
ingresso € 8,00

 




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mercoledì 18 settembre 2019

Lo shampoo giusto, come sceglierlo?



Lo shampoo giusto, come sceglierlo?
La Dott.ssa Alessandra Vasselli, cosmetologa AIDECO, espone le principali caratteristiche del prodotto cosmetico più usato

La scelta dello shampoo giusto è molto importante ed è sempre difficile capire quello che più è adatto ad un tipo di capello e non ad un altro. 
In questo periodo in particolare, subito dopo l'estate con i capelli "stressati" dalle ripetute docce, dal mare e dal sole, ma soprattutto con il cambio di stagione con i capelli che cadono, lo shampoo diventa un vero e proprio alleato.
La Dott.ssa Alessandra Vasselli, cosmetologa AIDECO (Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia), spiega le caratteristiche che deve avere un buono shampoo. "È il prodotto cosmetico che maggiormente deve interagire con la fisiologia di capelli e cuoio capelluto, sia per frequenza d'uso che per funzione, prodotto cosmetico imprescindibile, da scegliere in base alle diverse tipologie, livello di gradimento individuale, funzione specifica – afferma la Dottoressa e prosegue - Compito della detersione, anche per capelli e cuoio capelluto, è di rimuovere il cosiddetto "sporco" rispettando la salute del distretto con cui va ad interagire".
 
Le caratteristiche
Le principali funzioni che lo shampoo deve presentare sono:
  • Rispettare il più possibile il film idrolipidico di protezione dei capelli e del cuoio capelluto
  • Rimuovere efficacemente lo sporco sia esogeno che endogeno
  • Aiutare il ripristino del pH ideale, diverso sul cuoio capelluto rispetto alla cute corporea
  • Migliorare l'idratazione e la protezione cutanea
  • Svolgere funzioni specifiche quando richieste
  • Infine, ma non per importanza, non indurre fenomeni di irritazione e/o sensibilizzazione
"Il substrato su cui anche lo shampoo interviene è da un lato la superficie cutanea (in questo caso il cuoio capelluto), dall'altro il fusto del capello. In entrambi i casi interagisce quindi con la prima importante barriera protettiva: "il film idrolipidico". È il prezioso insieme di acqua e lipidi, autoproduzione cutanea, che copre la superficie della pelle e dei capelli, svolgendo un importante ruolo di protezione e di mantenimento dell'omeostasi cutanea e dei fusti capillari" afferma Alessandra Vasselli.
Una pelle sana mantiene ottimale l'equilibrio tra acqua e lipidi di questa pellicola, consentendo di equilibrare i corretti livelli di idratazione ed al tempo stesso la giusta presenza di sostanze emollienti che conferisce elasticità, morbidezza e nel caso dei capelli pettinabilità e lucentezza.
 
La formula di uno shampoo
La base di uno shampoo è costituita principalmente da acqua e tensioattivi.
"I tensioattivi sono sostanze dotate di proprietà detergenti, emulsionanti, schiumogene, bagnanti e solubilizzanti, aventi una doppia affinità idrofila-lipofila, ed il conseguente potere di abbassare la "tensione superficiale" di un liquido, come è il caso dell'acqua quando in miscela con una sostanza grassa. Senza l'uso di un tensioattivo l'acqua non sarebbe in grado di asportare lo sporco, ovvero il grasso. Aggiungendo il tensioattivo quest'ultimo si collocherà fra l'acqua e lo sporco, abbassando la tensione superficiale dell'acqua e costringendola a "bagnare" la sostanza grassa – spiega la cosmetologa AIDECO e prosegue – I tensioattivi, presenti in larga parte nei prodotti detergenti in generale, e quindi anche in quelli destinati alla detersione del cuoio capelluto, possono essere scelti in base alle loro caratteristiche fisico-chimiche, le quali identificano anche il livello di tollerabilità ed efficacia di uno shampoo".
 
Nella formulazione di uno shampoo sono presenti inoltre: conservanti, coloranti, agenti perlanti e opacizzanti, viscosizzanti, modificatori di pH, profumo.
Lo shampoo può avere funzioni specifiche: antiforfora, antisebo, coadiuvante anticaduta, ristrutturante, colorante, etc. Per ognuna di queste funzioni vengono inserite sostanze attive in grado di svolgere attività dermo-cosmetologiche.
 
Conclusioni
Lo shampoo è un prodotto "obbligatorio" per mantenere in buono stato i capelli (rendendoli più lucidi, morbidi e pettinabili) ed il cuoio capelluto (mantenendolo in salute e benessere).
"Prima caratteristica da rispettare è la sua tollerabilità e la sicurezza nell'uso. Deve rispettare il film idrolipidico, il pH cutaneo ed in generale la fisiologia dei capelli e del cuoio capelluto. Deve essere il più possibile gradevole per chi ne fa uso, facile da utilizzare (in tal senso notevole rilevanza è data dal packaging primario) e da risciacquare, possedere la giusta consistenza, avere un buon odore e di conseguenza riuscire a fidelizzare facilmente il consumatore, attraverso tutte le caratteristiche sopra riportate.
Infine, per la salute e la bellezza dei capelli, allo shampoo dovrebbe sempre seguire l'uso di un balsamo, come l'uso della crema post-detersione per la pelle del viso", conclude la Dott.ssa Vasselli.


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giovedì 12 settembre 2019

"Caviar Skin Food" il rituale per una pelle splendente de La Bobadilla Royal Hideaway Hotel



Comunicato Stampa

"Caviar Skin Food" il rituale per una pelle splendente 
de La Bobadilla, Royal Hideaway Hotel 

 

Milano, 11 settembre 2019 - Per affrontare il rientro non c'è niente di meglio che concedersi un soggiorno a La Bobadilla, Royal Hideaway Hotel, un ambiente ideale che coniuga la filosofia Premium slow con il rispetto per l'ambiente. E per affrontare il rientro con una pelle splendente, La Bobadilla Royal Hideaway Hotel propone il rituale Caviar Skin Food, un trattamento viso anti-età con prodotti a base di questo prezioso ingrediente, il caviale, che elimina i segni del tempo, per ottenere un viso più definito e visibilmente idratato. 

 
Il trattamento inizia con una pulizia profonda e tonificante per preparare la pelle. Segue una piacevole esfoliazione, che sarà il passo preliminare all'applicazione di una fiala di elastina e di un velo di polisaccaridi di origine marina ad alta concentrazione che viene assorbito completamente grazie ad un piacevole massaggio di digitopressione.

Si tratta di un trattamento ricco di aminoacidi essenziali, oligoelementi e vitamine A e D, antiossidanti naturali per la protezione della pelle che forniranno energia, nutrimento e vitalità. La seduta di bellezza culminerà in una degustazione dei diversi tipi di caviale biologico che si producono nell'allevamento ittico di Riofrio, con un bicchiere di cava.
 
Il soggiorno alla La Bobadilla Royal Hideaway Hotel consentirà una rigenerazione competa presso la sua Spa & Wellness, arredata con cura con sauna finlandese, bagno turco, docce a contrasto, lettini termali, area massaggi e area estetica.
 
Prezzo del trattamento Caviar Skin Food: 115€ (55 min)

Informazioni su La Bobadilla, al Royal Hideaway Hotel
 
La Bobadilla, Royal Hideaway Hotel è un Hotel Slow situato nella Sierra de Loja, a Granada. Un complesso situato in una magnifica tenuta nel cuore dell'Andalusia, tra le città monumentali di Granada, Cordoba, Malaga e Siviglia. La Bobadilla dispone di 67 spaziose camere esterne, accuratamente ristrutturate con bagni lussuosi che combinano legno nobile, marmo e mattoni. 
Durante il soggiorno, gli ospiti de La Bobadilla potranno usufruire di strutture come la piscina esterna circondata da palme e macchia mediterranea, la palestra, il centro benessere, le sue U-spa e le sue molteplici aree sportive, oltre ad un'ottima proposta gastronomica locale nei suoi tre ristoranti.

Barceló Hotel Group
Barceló Hotel Group, la divisione alberghiera del Gruppo Barceló, è la 2° catena alberghiera più grande in Spagna e la 31° al mondo. Attualmente dispone di 251 hotel a 4 e 5 stelle e più di 55.000 camere, distribuite in 22 paesi e commercializzate con quattro marchi: Royal Hideaway Luxury Hotels & Resorts, Barceló Hotels & Resorts, Occidental Hotels & Resorts e Allegro Hotels.



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Donne, autismo, migranti tra le differenze che fanno crescere le aziende (anche in fatturato). L'apertura di "Global Inclusion - Generazioni senza frontiere" a Bologna

LA DIVERSITÀ CHE RENDE LE AZIENDE VINCENTI

La prima edizione di "Global Inclusion – Generazioni senza frontiere" apre a Bologna con le testimonianze di chi ha sfidato i pregiudizi sui luoghi di lavoro e li ha trasformati nella chiave del successo.
 
Bologna, 11 settembre 2019 – C'è il manager-contadino che esalta la "biodiversità" umana, lo startupper che individua i talenti stranieri per le aziende, l'informatica in tacchi a spillo che sfida i pregiudizi di genere nel settore, la manager dell'azienda che misura le performance delle leadership al femminile: quattro storie di diversità e successo imprenditoriale a "Global Inclusion – Generazioni senza confini", la manifestazione che chiama per la prima volta a raccolta l'intero ecosistema italiano dell'inclusione nei luoghi di lavoro, in programma oggi a FICO EatalyWorld di Bologna.
 
La plenaria di apertura ha visto succedersi alcune testimonianze di come l'inclusione della diversità, intesa come capacità di valorizzare le competenze e le skill di ciascun individuo, non sia soltanto faccenda da ascriversi nell'alveo del politically correct, ma diventi asset strategico per le imprese. Lo racconta la storia di Alberto Balestrazzi, CEO di Auticon, azienda presente in 7 paesi dislocati in tre continenti diversi, società erogatrice di consulenze e servizi informatici, i cui dipendenti sono nella totalità autistici o nello spettro dell'autismo. "Dopo 25 anni come manager di multinazionali ho mollato tutto e sono andato a vivere in campagna, occupandomi nella fattispecie di frutti antichi. Un'esperienza dalla quale ho imparato tutto il valore della biodiversità: non differenza da compensare, ma più ampio spettro di sapori e varietà – racconta Balestrazzi -. Sono tornato nel mondo dell'impresa convinto che la ricchezza della biodiversità potesse essere traslata dall'agroalimentare agli esseri umani e alle aziende, trasformando le differenze in valore e non in difformità rispetto a un modello standardizzato. Le persone che lavorano per Auticon dimostrano questo assunto: si tratta di individui con un particolare tipo di neurosviluppo, tale da poter fornire un enorme contributo al mondo dell'informatica. In un articolo di qualche settimana fa Wired ha dichiarato che il cervello delle persone autistiche è particolarmente adatto al machine learning. Il mio sogno? Che una società come la mia tra vent'anni non esista più, perché tutte le aziende avranno imparato a valorizzare al meglio le caratteristiche di ciascuno"
 
Un tema caldo come quello dell'immigrazione è quello che affronta Chris Richmond, fondatore dell'app Mygrants, che si occupa di mappare le competenze e le attitudini imprenditoriali dei migranti per facilitarne l'ingresso nel mondo del lavoro. I dati parlano da soli: "entro il 2100 in Africa nasceranno il 50% dei bambini a livello mondiale, ma il continente africano, seppur in un trend di svilupo positivo e rapido, non riuscirà ad assorbire tutta la forza lavoro che sarà in grado di produrre: le migrazioni economiche saranno dunque inevitabili, soprattutto verso l'Italia e l'Europa". Migrazioni che hanno interessato il nostro paese sopprattutto a partire dal 2011: da allora circa 800mila immigrati sono sbarcati sulle coste italiane. "L'80% di essi ha meno di 35 anni, l'88% non ha frequentato l'Università. Cosa vuole dire lasciare il proprio paese a 13, 14 o 15 anni, dover prendere spesso decisioni importanti in tempi rapidissimi lo possiamo immaginare" dice Richmond, che continua: - il 60% del fabbisogno occupazionale nel nostro paese non viene evaso. Alle aziende occorrono nuovi bacini dai quali attingere risorse, e soprattutto hanno bisogno di un veloce matching tra competenze ricercate e disponibilità di risorse. Mygrants nasce proprio con questo scopo: ad oggi la piattaforma, che offre ai migranti formazione ed informazioni di varia natura, conta circa 60mila utenti attivi, di cui un 10% si trova ancora in Africa". Sono circa 7.700 i profili cosiddetti "high skilled". Un esempio pratico? Un'azienda emiliano romagnola regione si è rivolta a Mygrants a settembre dello scorso anno perché aveva necessità di una risorsa con competenze informatiche, madrelingua araba e con un'ottima conoscenza delle lingue italiana, inglese e francese. "Il nostro database – dice Richmond - ha selezionato alcuni profili, e dopo una settimana l'azienda ha individuato la persona da inserire, immessa in organico dopo 3 mesi, dopo il tirocinio. È solo uno dei tantissimi esempi che ci dimostrano come l'immigrazione possa essere una enorme risorsa, e non solo un problema come si tende purtroppo a considerarla oggi".

Ornella Chinotti è Managing Director di SHL, società che aiuta le aziende ad avere successo individuando le risorse adatte ai differenti ruoli senza paura di sfidare lo status quo. "Credo che le differenze nei contesti organizzativi rappresentino un valore: ciascuno di noi è unico e irripetibile, non ci si deve appiattire su modelli preconfezionati - dice Chinotti. - Spesso mi sento dire dai manager delle aziende: "non abbiamo le persone giuste" o "ci mancano i giovani" o ancora "non abbiamo leader capaci". È un clima di sfiducia generalizzata che sento in costante aumento dal 2013. Io sono convinta che molto spesso, semplicemente, non si cerchi nella giusta direzione, restando ancorati a stereotipi ormai superati". Per questo SHL ha condotto una grande ricerca coinvolgendo 33mila persone da 85 aziende diverse a livello internazionale. I risultati? "Abbiamo dimostrato come il contesto sia la variabile che più influenza le performance dei leader; e ancora, come certe caratteristiche personali sono adatte ad affrontare certe sfide più di altre, o come l'esperienza sia un mediatore delle carenze di caratteristiche ma ciascuno di noi può essere messo nelle condizioni di acquisire competenze". E le donne? "Le donne sono ampiamente sottorappresentate nelle posizioni di leadership, e per buona parte questo è dovuto a pregiudiziali rispetto alle capacità di una donna di avere caratteristiche da leader. Ma non è così: se messe nelle opportune condizioni le donne ad esempio risultano più preparate ad affrontare sfide urgenti ed impattanti. La ricerca ha dimostrato anche come le companies che presentano diversità di genere o di provenienza geografica hanno un ritorno finanziario più alto del 15% rispetto alla media nazionale". La situazione del gender gap, se pur migliorata, non si è evoluta molto negli ultimi 30 anni. "È tempo invece di andare oltre – conclude Chinotti: - la nostra ricerca ha dimostrato come le donne abbiano migliori performance rispetto agli uomini sulle competenze più disparate, dall'appianamento dei conflitti al raggiungimento di più alti margini di profitto". 
 
Di donne e pregiudizi parla anche Floriana Ferrara, Direttrice della Fondazione IBM: "sono una Master Inventor, ossia una creatrice di brevetti tecnologici, e in questa veste intendo essere la dimostrazione che l'informatica non è affare di uomini". Ma essere donna nel mondo dell'informatica è ancora un tabù: non in molti sono pronti ad accettare una donna a capo di una struttura che si occupa di intelligenza artificiale. "Mi accadde - racconta Ferrara - che in occasione di una presentazione di un lavoro assieme al mio team, quando dissi che ero io quella F. Ferrara a capo del progetto e non un uomo, mi sentii controbattere con molta spontaneità "ma lei è una donna!". Una passione, quella per l'informatica, nata in seguito alla bocciatura alle elementari: "era il1975 e il mio maestro decretò che non sarei arrivata alla fine del ciclo scolastico". Fortunatamente un altro insegnante intuì la sua dislessia e la accompagnò nel percorso di apprendimento all'apprendimento, permettendole di rivelare uno straordinario talento per la matematica e l'informatica. "All'Università, dopo un periodo di "mascolinizzazione" per dimostrarmi all'altezza dell'ambiente imparai che dovevo invece difendere il mio essere donna. E quando si trattò di scegliere un lavoro, individuai nell'IBM – azienda che nel 1915 assunse il primo disabile e nel 1930 la prima donna – il luogo che faceva per me". Oggi Ferrara dirige la Fondazione IBM, che si occupa di progetti di informatica intesi a migliorare la qualità della vita a 360 gradi. Il progetto N.E.R.D., "Non è Roba per Donne" intende avvicinare le ragazze al mondo dell'informatica, e rivelarne la predisposizione al di là di stereotipi e pregiudizi.
 
"GLOBAL INCLUSION – GENERAZIONI SENZA FRONTIERE"
mercoledì 11 settembre 2019 @FICO – Fabbrica Italiana Contadina



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lunedì 9 settembre 2019

WPP valorizza il talento femminile - nuove nomine

WPP CONTINUA A VALORIZZARE IL TALENTO FEMMINILE

FEDERICA SNAIDERO PRENDE IL RUOLO DI MANAGING DIRECTOR E BUSINESS DEVELOPEMENT DIRECTOR DI OGILVY

VIOLA GUALINI, ANALISTA DI MCKINSEYÈ LA NUOVA CHIEF OF STAFF DI WPP ITALIA

Milano 5 settembre 2019 – Giovani, tenaci, brillanti, con una formazione accademica solida e internazionale: è questo il profilo dei manager in ascesa in WPP oggi e nei prossimi anni. E' il caso di Federica Snaidero e di Viola Gualini, rispettivamente nominate Managing Director e Business Development Director di Ogilvy e Chief of Staff di WPP Italia.

Classe 1990, laureata in Economia e Gestione Aziendale all'Università Cattolica e con un Master in Marketing & Communication alla Università L. Bocconi, Federica Snaidero inizia la sua carriera in Swatch Group per poi entrare, dopo tre anni, in WPP nel 2016 come Chief of Staff. Nel suo ruolo Federica ha seguito clienti e progetti per tutte le società operative del Gruppo, coordinando il management e facendo da collettore delle diverse discipline ed expertise di WPP Italia, contribuendo all'ottimizzazione del processo di integrazione fra le aziende del Gruppo. Federica Snaidero, forte dell'esperienza negli uffici di WPP Italia, raccoglie una nuova sfida professionale come Managing Director e Business Development Director di Ogilvy.

"Sono contenta di proseguire il mio percorso di crescita in WPP – commenta Federica Snaidero - e dopo tre importanti anni trascorsi nella holding sarà sfidante confrontarmi con la realtà di una società operativa del Gruppo".

Per la gestione dell'importante ruolo di Chief of staff di WPP è stata scelta Viola Gualini, 27 anni, laureata in Business Administration presso l'Università L. Bocconi dove ha conseguito anche un Master in Management. Viola Gualini proviene dal mondo dell'alta consulenza e ha rivestito per più di due anni il ruolo di Business Analyst in McKinsey.

"Questa nuova opportunità professionale in WPP – commenta Viola Gualini - è una grande occasione per accrescere le mie competenze in termini di management in un'altra grande realtà internazionale".

"Queste due nuove nomine – conclude Massimo Costa, Country Manager WPP Italia – sono in linea con la prosecuzione della strategia di WPP Italia che vuole dare spazio ai giovani talenti nel Gruppo". 



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venerdì 6 settembre 2019

Barbie prosegue con il suo impegno nel Dream Gap Project e celebra la stilista Alberta Ferretti come nuovo modello di ruolo femminile


 BARBIE PROSEGUE NELLE CELEBRAZIONI DEI SUOI 60 ANNI DI STORIA

COME MODELLO DI ISPIRAZIONE ED EMPOWERMENT

PER TUTTE LE BAMBINE DEL MONDO

Il brand prosegue con il suo impegno nel Dream Gap Project

e celebra la stilista  Alberta Ferretti come  nuovo modello  di ruolo femminile

 

Dal 9 marzo scorso Mattel ha dato il via in tutto il mondo alle celebrazioni per il 60° anniversario di Barbie, la fashion doll più famosa al mondo, che fin dal 1959 si pone come missione del brand ispirare il potenziale infinito che c'è in ogni bambina.

 

Come afferma Ruth Handler: "Ad ispirarmi nella creazione di Barbie è stata la volontà che, attraverso la bambola, le bambine potessero immaginare di essere tutto ciò che desiderano". Fin dal 1959, infatti, la missione del brand è quella di dare valore al potenziale infinito delle bambine affinchè siano consapevoli di poter raggiungere qualunque traguardo. Per il suo 60° anniversario, con un programma di ricerca dedicato, Barbie ha puntato i riflettori sul "Dream Gap": quel fenomeno che si verifica nelle bambine intorno ai 5 anni e che le porta a perdere fiducia nelle proprie capacità. Infatti, a dispetto dei loro coetanei di sesso maschile, intorno a quest'età le bambine smettono di credere di poter intraprendere alcune carriere. Con l'obiettivo di accrescere la consapevolezza e l'attenzione sui fattori che ad oggi causano questo fenomeno, Barbie ha lanciato la campagna #ChiudiamoIlDreamGap al fine di sensibilizzare maggiormente famiglia, scuola e società su questo argomento.

 

Per ispirare il cambiamento, a partire dal 2015 a livello globale e dal 2018 in Italia, Barbie ha dato vita al programma "Shero", con cui si impegna ad aiutare le bambine a credere nel proprio talento e ad immaginare tutto ciò che possono essere nel loro futuro, mostrando alle giovani di tutto il mondo dei modelli di ruolo positivi o Shero (così le abbiamo chiamate): donne di ieri e di oggi provenienti da diversi campi e background che sono state in grado di rompere gli schemi. Ad alcune di queste donne è dedicato il più alto riconoscimento concesso dal brand, una Barbie ONE OF A KIND, una bambola in copia unica e con le loro sembianze, al fine di celebrare  il ruolo che hanno avuto nell'aumentare la consapevolezza delle infinite possibilità a disposizione per le bambine di tutto il mondo.

 

In occasione del suo 60° anniversario, il brand ha deciso di celebrare a livello globale la più ampia scala di modelli femminili, con l'obiettivo di poter ispirare la futura generazione di donne.

In Italia le celebrazioni sono iniziate a Marzo con la chef stellata Rosanna Marziale, per poi proseguire ad Aprile con Elisa, cantautrice, polistrumentista e produttrice musicale e a Maggio con Sandra Savaglio, Astrofisica. È ora la volta di ALBERTA FERRETTI -  affermata STILISTA conosciuta in tutto il mondo.

 

 

 

Nata a Cattolica, inizia giovanissima ad appassionarsi alla moda tra le stoffe e i tessuti nella boutique della madre. Determinata, creativa e curiosa  Alberta Ferretti fin da bambina crede in sé stessa e nei suoi sogni  e li realizza diventando oggi un  sinonimo di stile, femminilità, eleganza e sensualità.

Nel 1980, con il fratello Massimo Ferretti, fonda l'azienda Aeffe S.p.A. e l'anno seguente debutta ufficialmente sulle passerelle milanesi inaugurando una carriera ricca di riconoscimenti personali, stilistici e imprenditoriali.

In pochi anni il successo diventa planetario e sono innumerevoli le celebrities che scelgono di indossare i suoi iconici abiti da sera in occasione degli eventi più esclusivi consacrandola come la regina del glamour.

Alberta Ferretti è oggi uno dei nomi più importanti e rappresentativi della moda italiana nel mondo, interprete del desiderio di bellezza, fascino e personalità delle donne.

Cosa suggerisce Alberta Ferretti alle bambine che sognano di diventare stiliste come lei?   "Fin da bambina io ho sempre sognato in grande. Sentivo di volere di più! Ed è questo che consiglio alle bambine che vogliono entrare nel mondo della moda: essere coraggiose, appassionate, rompere gli schemi per perseguire i loro sogni, e poi dovranno essere curiose, osservare ciò che le circonda e utilizzare tutta la loro creatività per trasferire nei bozzetti tutto quello che il mondo offre intorno a loro. La più grande soddisfazione è vedere un sogno avverarsi, il disegno di un abito diventare reale, pronto per essere indossato".

Grazie alla sua passione e alla sua determinazione, Alberta Ferretti è una fonte di ispirazione per le future generazioni di donne, a cui dimostra che se si crede davvero in se stessi e nei propri sogni, non ci sono traguardi che non possano essere raggiunti.

 

 

About Mattel

Leader nel settore dell'intrattenimento per bambini, Mattel è un'azienda globale specializzata nella progettazione e nella produzione di giocattoli e beni di consumo  di altissima qualità. Creiamo prodotti innovativi ed esperienze che, attraverso il gioco, possano ispirare, divertire e accompagnare i bambini nel loro sviluppo. Coinvolgiamo i consumatori attraverso il nostro portfolio di marchi iconici, tra cui Barbie®, Hot Wheels®, American Girl®, Fisher-Price®, Thomas & Friends® e MEGA®, nonché altri marchi famosi di nostra proprietà o in licenza, in collaborazione con società di entertainment globali. La nostra offerta comprende film e contenuti televisivi, gaming, musica ed eventi dal vivo. Siamo presenti in 40 Paesi e distribuiamo prodotti in oltre 150, in collaborazione con le principali società di vendita al dettaglio e tecnologiche nel mondo. Sin dalla sua fondazione nel 1945, Mattel è orgogliosa di poter essere un partner di assoluta fiducia nell'esplorare la meraviglia dell'infanzia e nel permettere ai  bambini di sviluppare e raggiungere il loro pieno potenziale.

In Italia dal 1969, Mattel Italy ha sede a Milano.

 

About Alberta Ferretti

Alberta Ferretti è sinonimo di stile, femminilità, eleganza e sensualità.

La sua passione per la moda inizia in età giovanissima tra le stoffe e i tessuti nella boutique della madre. Nel 1980, con il fratello Massimo Ferretti, fonda l'azienda Aeffe S.p.A. e l'anno seguente debutta ufficialmente sulle passerelle milanesi inaugurando una carriera ricca di riconoscimenti personali, stilistici e imprenditoriali.

In pochi anni il successo diventa planetario e sono innumerevoli le celebrities che scelgono di indossare i suoi iconici abiti da sera in occasione degli eventi più esclusivi consacrandola come la regina del glamour.

Alberta Ferretti è oggi uno dei nomi più importanti e rappresentativi della moda italiana nel mondo, interprete del desiderio di bellezza, fascino e personalità delle donne.



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