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mercoledì 30 agosto 2017

Violenza sulle donne. Centro Studi Erickson: come contrastarla attraverso la ri-educazione degli uomini maltrattanti

PRIMO CONVEGNO INTERNAZIONALE
PER AFFRONTARE LA VIOLENZA SULLE DONNE

OSSERVATORIO CENTRO STUDI ERICKSON: 
CAMBIARE SI PUÒ.

Palacongressi di Rimini |13 e 14 ottobre 2017

La violenza sulle donne non è fatta solo di aggressioni che sfociano in femminicidi. Spesso nasce e si concretizza incomportamenti sbagliati e controllantiforme di violenza subdole e striscianti che è difficile riconoscere – soprattutto se perpetuate all'interno di una relazione di coppia - con il rischio che passino per "normalità". Quando gli uomini, nelle relazioni affettive, usano il loro potere per ferire, punire e controllare viene violato il diritto delle donne e dei bambini di vivere liberamente e al sicuro.

L'idea di fondo, ormai ampiamente condivisa a livello internazionale, è quella di agire in modo che questi comportamenti vengano arginati e ridotti, offrendo agli "uomini maltrattantipercorsi di recupero con strumenti per cambiare, in modo da evitare l'esacerbarsi della violenza stessa e tutelare le vittime. 

È un lavoro di grande valenza sociale svolto in Italia da circa 25 centri impegnati su questo fronte (vedi infografica)

Ogni anno sono circa 300 gli uomini accolti, di diversa estrazione sociale, disposti a iniziare un percorso di riabilitazione. 

Secondo i dati che emergono dal CAM di Firenze, il primo e tra i più noti avamposti di questo lavoro presieduto dalla dottoressa Alessandra Pauncz, in base alle richieste pervenute negli ultimi 7 anni di attività è possibile affermare che l'utenza è formata da uomini che hanno agito una qualche forma di violenza contro la propria partner o ex partner, per la maggior parte di nazionalità italiana (92%) e per la maggior parte padri (il 77% ha almeno un figlio)

Così come la letteratura non individua un profilo standard circa l'uomo che agisce violenza nelle relazioni affettive, anche l'esperienza del CAM mostra come il comportamento violento sia trasversale per età e status socio-economico con il 62% degli accessi nella fascia di età 31 – 50 anni

Stessa omogeneità di distribuzione riguarda anche la professione degli uomini che si sono rivolti al CAM, con una distribuzione abbastanza uniforme tra liberi professionisti e operai e un picco tra i dipendenti (sia pubblici che privati), ben il 36%. Infine, la maggior parte dell'utenza si trova ancora in relazione con l'ultima partner contro la quale è stata agita violenza.

«Quando lavoriamo con uomini che sono violenti non troviamo dei mostri assetati di sangue, ma semplicemente uomini che hanno appreso un linguaggio in cui per un uomo è legittimo e giusto prevaricare sugli altri ed in particolare su donne e bambini. C'è un sottile linguaggio del privilegio maschile, che fa sì che gli uomini pensino di essere legittimati ad essere violenti, senza mai percepire le proprie azioni come violente», afferma Alessandra Pauncz, che parteciperà come relatrice al Convegno Erickson "Affrontare la violenza sulle donne – Prevenzione, riconoscimento e percorsi d'uscita" in programma a Rimini il 13 e 14 ottobre.

Centri come il CAM non solo permettono di contrastare la violenza domestica, intervenendo sugli autori della violenza attraverso programmi psicoeducativi, ma svolgono una fondamentale funzione di formazione sui temi relativi a uomini maltrattanti anche sul piano nazionale.

«Credo che il primo passo per cambiare la cultura della violenza sia riconoscerla e nominarla. Se consideriamo "normale" offendere quando siamo in disaccordo con qualcuno, alzare la voce per prevaricare nella discussione, rompere oggetti quando siamo esasperati e qualche volta tirare uno schiaffo ai nostri figli quando ci mancano di rispetto, saremo portati a pensare che questi comportamenti siano normali e non fare niente per cambiare atteggiamento" prosegue Pauncz. «Se vogliamo cambiare un certo tipo di cultura è necessario trovare dei modi per mettere in luce questo modello di mascolinità evidenziando quanto il privilegio di genere sia connesso alla percezione di legittimità della violenza. Finché questi aspetti rimangono nascosti continuiamo a condannare ed esecrare la violenza quando assurge ai fatti di cronaca per efferatezza e crudeltà, ma lasciamo inalterato il tessuto sociale che alimenta ogni giorno i mille atti di violenza quotidiani nascosti dalla "normalità"». 

Attualmente, in Italia, l'adesione a questo tipo di programmi è esclusivamente volontaria. Gli uomini possono arrivarvi di propria iniziativa oppure su invio di servizi sociali, forze dell'ordine, avvocati o magistrati.

All'interno di questi centri si parte da una semplice accoglienza telefonica agli uomini che agiscono violenza o a tutte le persone che hanno difficoltà a gestire una situazione di maltrattamento e hanno bisogno di consulenza. 

A seguito della telefonata vengono effettuati dei colloqui iniziali con i maltrattanti per cercare di capire insieme che percorso sia possibile effettuare per interrompere la violenza. 

Il Centro offre quindi una serie di consulenze e gruppi psicoeducativi per aiutare e sostenere gli uomini nel loro cambiamento. 

Per quanto riguarda l'attività di formazione, essa è parte integrante del lavoro di promozione del cambiamento culturale con gli operatori che aiutano a mettere in discussione stereotipi e convinzioni profonde e radicate sulla violenza.

Non è semplice ottenere dati scientifici sulla recuperabilità degli uomini maltrattanti. Grazie però all'elaborazione dei dati dei centri legati al CAM di Firenze si è visto che la difficoltà maggiore è quella di superare le prime fasi di terapia, quando il 40% dei pazienti abbandona e non torna più

Per coloro che invece continuano, si osserva che dopo due mesi interrompono la violenza fisica nei confronti delle loro compagne, e allo stesso tempo si sviluppa una riflessione sulle motivazioni che portano alla violenza psicologica, economica, sessuale. 

Un percorso difficile documentato nel libro "Da uomo a uomo" - scritto dalla dotteressa Pauncz ed edito da Edizioni Centro Studi Erickson – grazie alle molte e interessanti testimonianze di uomini che hanno deciso di rendere pubblica la propria esperienza.

Allora quando è il caso di rivolgersi a un Centro Ascolto Uomini Maltrattanti? Ecco una semplice lista fornita dal CAM di Firenze di comportamenti adottati nelle relazioni con la partner o con i figli che devono fungere da campanello di allarme, e spingere un uomo a rivolgersi a un centro specializzato. 

1. Fare o dire delle cose che dopo fanno stare male
2. Cercare di impedire alla propria partner di fare qualcosa che voleva fare (Come mettere un particolare vestito, uscire con le amiche, avere un lavoro o studiare)
3. Seguire o controllare i movimenti della propria partner (magari telefonando o mandando costantemente messaggi ad orari strani)
4. Provocare paura nella partner e/o nei figli
5. Fare pressioni alla partner o ad altre donne per fare sesso quando non vogliono
6. Essere gelosi e/o accusare la partner di prestare troppa attenzione a qualcun altro
7. Schiaffeggiare, picchiare, spingere la propria partner o minacciare di farlo
8. Offendere, criticare, far sentire stupida per le proprie idee la propria compagna o/e i figli
9. Controllare le finanze, magari verificando tutte le spese di casa e non permettendo alla partner un uso personale dei soldi
10. Non riconoscere se stesso quando ci si comporta in un certo modo 

Tutte queste tematiche verranno discusse in occasione del Convegno Internazionale "Affrontare la violenza sulle donne – Prevenzione, riconoscimento e percorsi di uscita" organizzato dal Centro Studi Erickson al Palacongressi di Rimini i prossimi 13 e 14 ottobre.

A questo link è possibile trovare il programma dettagliato del convegno e l'elenco completo dei relatori: https://eventi.erickson.it/donne-violenza/Home


lunedì 28 agosto 2017

LA MIXOLOGY SI TINGE DI ROSA: LA CANADESE KAITLYN STEWART È LA MIGLIOR BARTENDER DEL MONDO AL DIAGEO RESERVE WORLD CLASS 2017


La canadese Kaitlyn Stewart del Royal Dinette di Vancouver è stata proclamata Miglior Bartender del mondo alla finale globale di Città del Messico del WORLD CLASS Bartender of the Year 2017, la prestigiosa ed acclamata competizione internazionale che celebra l'arte della mixology e che mette in scena il più grande, aspirazionale ed autorevole palcoscenico del settore dei luxury spirits. 

Istituita da Diageo Reserve, la divisione luxury dell'azienda, la competizione mette in gara i migliori mixologist del pianeta per confrontarsi con brand ultra premium come vodka Ketel One e Cîroc, tequila Don Julio, gin Tanqueray No TEN, bourbon Bulleit, rum Zacapa, blended scotch whisky Johnnie Walker Blue Label e single malt come Talisker e Lagavulin.

In una settimana di gare, Kaitlynha dimostrato di saper superare le sfide che hanno messo alla prova le sue abilità e quelle di altri 54 concorrenti provenienti da tutto il mondo (per l'Italia ha gareggiato Mirko Turconi del Piano 35 di Torino). 

È sopravvissuta alla prova del fuoco della sfida Heat of the Moment dimostrando di saper creare un cocktail integrando il meglio delle tecniche culinarie a quella della miscelazione. 

Con la sfida Mex ECO poi, dedicata alla consapevolezza ambientale a livello globale, ha saputo testimoniare che anche i bartender possono trovare un approccio green al mondo della miscelazione. Dalla prima sessione di gare che ha ridotto i concorrenti da 55 a 10, è passata al ring del Lucha Libre, la prova a tempo che prevede la preparazione in sei minuti di sei classici della miscelazione con la possibilità di un piccolo twist personale. 

Da lì ha proseguito la sua corsa verso il titolo mondiale passando alla fase finale della gara, Los Elementos, alla quale hanno avuto accesso solo i migliori 4 in assoluto. Un'ultima epica sfida dedicata alla creazione originale di quattro cocktail ispirati ai quattro elementi. 

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sabato 26 agosto 2017

Torna a novembre la fiera "Merate Sposi" a Villa Ponti Greppi




Torna con una 2a edizione la mostra dedicata al matrimonio in una delle più prestigiose ville della Brianza: domenica 26 novembre 2017 Villa Ponti Greppi di Merate ospiterà ancora la fiera "Merate Sposi" organizzata da Sposimmagine, dopo l'ottimo riscontro della prima edizione dello scorso aprile, con circa 30 espositori del settore wedding a disposizione delle coppie di sposi con creazioni raffinate, nuove tendenze e soluzioni su misura per un ricevimento originale, ricercato ed esclusivo. 

A ingresso gratuito, dalle ore 10.00 alle 18.30 la mostra-mercato sarà un'occasione per visionare, informarsi, chiedere preventivi e acquistare prodotti e servizi da un gruppo selezionato di rinomati artigiani locali, tra le splendide sale della celebre dimora seicentesca che coniuga insieme l'eleganza dello stile barocco e il comfort della modernità. 

In programma prove gratuite di trucco e acconciatura per la sposa, degustazione confetti e aperitivi, speciali sconti e omaggi riservati in esclusiva ai visitatori presenti in fiera.

giovedì 10 agosto 2017

Promozioni per gli sposi alla fiera "SposArti in Brianza" 22 ottobre 2017 a Villa Walter Fontana

Domenica 22 ottobre 2017 dalle ore 10:00 alle 18:30 per la prima volta Villa Walter Fontana di Capriano di Briosco ospiterà la fiera "SposArti in Brianza" organizzata da Sposimmagine. 


Circondata da un parco secolare in posizione dominante nel cuore della Brianza, la villa è molto richiesta e apprezzata dalle coppie di sposi per il perfetto connubio di eleganza e modernità, tra suggestive opere d'arte contemporanea di inestimabile valore e  soluzioni di comfort all'avanguardia. 

La fiera si ispirerà al concept della villa, cioè rivisitare la tradizione in chiave contemporanea valorizzando la creatività e l'eccellenza dell'artigianato made in Italy. 

Domenica 22 ottobre un selezionato gruppo di professionisti locali del settore presenteranno le loro personali interpretazioni di tutte le ultime tendenze nel wedding, ma anche soluzioni tecniche, logistiche e social all'avanguardia per coinvolgere e deliziare i vostri ospiti. 

Proposte su misura per le esigenze di tutte le coppie, tradizionali e non. 

In fiera verranno proposti anche speciali pacchetti per le cerimonie civili all'americana, uno dei punti di forza della villa. 

I futuri sposi troveranno: abiti da sposa, sposo e cerimonia, fedi, addobbi floreali, bomboniere e partecipazioni, cake design, fotografi, video con droni, musicisti, viaggi di nozze e liste nozze online, wedding planner e tanto altro! 

Ingresso gratuito, presentando l'invito scaricabile dal sito di Sposimmagine si avrà diritto a speciali sconti, promozioni o omaggi riservati esclusivamente ai visitatori in fiera. 

In programma prove gratuite di trucco e acconciatura per la sposa, degustazione confetti e aperitivi.

vente-privee: a 70 anni dalla sua nascita, la gonna a corolla rimane una delle tendenze più glam

vente-privee delinea i look più amati dalle clienti italiane


Compie 70 anni il New Look di Christian Dior e si conferma fonte di ispirazione inesauribile per gli stilisti di tutto il mondo: uno stile sempre attuale che grazie alla semplicità delle sue forme riesce ad esaltare la femminilità di donne di ogni tempo.
E', infatti, il 1947 quando lo stilista raduna la stampa nei salotti del numero 30 di Avenue Montaigne a Parigi per presentare la sua nuova collezione, una svolta creativa che cambierà per sempre il modo di fare e pensare la moda: sfilano silhouette dalle linee inedite per l'epoca con spalle arrotondate, linee fluide e allungate e la gonna diventa una corolla sopra il vitino di vespa.
Da allora il fascino della gonna "a ruota" è rimasto intatto e il suo riaffaciarsi tra le proposte degli stilisti è stato accolto con entusiasmo da tutte le appassionate di moda sia per la sua femminilità intrinseca sia per la tentazione di far girare la gonna, ruotando su se stesse, proprio come si faceva da bambine. 
Con il suo french allure, questo capo si conferma il simbolo del New Look, facendoci riassaporare lo stile pensato da Dior per slanciare la silhouette e per valorizzare chi la indossa.
Attento ai desideri delle sue socie, vente-privee, pioniere e leader delle vendite evento online, propone ogni giorno selezioni diverse dei migliori marchi di moda, così che le sue e-shopper possano sempre trovare il capo esclusivo dei loro sogni ad un prezzo d'occasione…gonne a corolla comprese!

GONNA A COROLLA: UNA MISE PER TUTTI I GUSTI
Sfiziose e sbarazzine, poco importa che siano a fiori, a tinta unita, di jeans, di seta o di pelle: l'importante è che siano ampie e voluminose. 
Perfette per donare un tocco di femminilità vecchio stampo, le gonne a corolla si confermano must have anche per la prossima stagione.
Da indossare in ogni momento della giornata e adatte a qualsiasi tipo di silhouette, queste gonne non possono davvero mancare nel guardaroba. 
È, infatti, un capo molto amato tra le clienti di vente-privee che hanno svelato alcune dritte per abbinamenti sempre "à la mode".
I modelli, rigorosamente a vita alta e stretta, sono solitamente di lunghezza midi, appena sotto le ginocchia, da abbinare secondo il 63% delle socie vente-privee, sia a scarpe basse sia ad un paio di tacchi, per un look adatto da mattina a sera. 
Il 20% preferisce, invece, la lunghezza mini, in voga soprattutto tra le giovanissime, per lo stile divertente e sbarazzino, da indossare con sandali rasoterra per un'occasione più formale o con sneakers per un look urbano e più grintoso. 
Il 17% indossa la versione maxi che arriva al polpaccio, e in alcuni casi addirittura alla caviglia, in accostamento a scarpe rigorosamente basse per evitare uno spiacevole effetto contrasto.
UNA GONNA PER TANTI LOOK
Senz'altro un capo molto comodo, soprattutto per la facilità negli abbinamenti che lo rende sempre appropriato, anche in occasioni molto diverse tra loro. 
Ad esempio, per affrontare una giornata lavorativa, la maggioranza delle clienti sceglie il modello midi, indossato con una semplice camicia di seta (41%), per una serata tra amici la scelta ricade invece su t-shirt, camicie di jeans e top corti giocando sulle sovrapposizioni e i colori (39%), mentre per andare ad una cerimonia i modelli in pizzo o tulle sono i preferiti, abbinati ad una maglia preziosa o un top (20%).
Da emblema del bon ton, con il giusto assortimento di accessori, le gonne a ruota possono anche diventare rock: giacca di pelle stile biker con tacchi alti e il risultato è garantito!
Insomma, tutto vale in questo gioco di accostamenti! C'è solo una regola da rispettare:  evitare assolutamente i capi lunghi ed ampi, che nascondono il punto vita facendo apparire il busto corto e tozzo.

EMBLEMA DI VERSATILITÀ
Le gonne si vestono di stampe: tra le più glamour ci sono quelle floreali o con motivi geometrici (scelte dal 38% delle e-shopper), mentre per chi punta ad un look divertente l'ideale sono senz'altro le multirighe colorate o le bars a due colori (12%), ma chi ama la semplicità in ogni occasione predilige la tinta unita (50%), spaziando tra un'ampia palette cromatica che va dai colori intensi alle sfumature pastello… in vero stile Grease! Il colore, infatti, è la chiave di questo nuovo trend.
La gonna a corolla è pura praticità couture, dal sapore un po' retrò, ma sempre elegantissima, rendendo ogni mise particolare e ricercata. 
Per tutti coloro che sono alla ricerca di una gonna a corolla da sfoggiare nella prossima stagione, vente-privee rende accessibili i migliori marchi, offrendo una e-shopping experience di estrema qualità e convenienza…acquistare per credere!

► vente-privee.com
Pioniere delle vendite-evento online e leader mondiale del settore, vente-privee.com è dal 2001 specialista nel destoccaggio di grandi marche con 50 milioni di soci nel mondo. Le vendite hanno una durata limitata che va da 3 a 5 giorni e sono organizzate in stretta collaborazione con più di 6.000 grandi marche internazionali in tutti i settori merceologici: abbigliamento, accessori, oggettistica per la casa, articoli sportivi, high-tech, vino e gastronomia… La collaborazione privilegiata con le marche permette di proporre prezzi estremamente vantaggiosi. Nel 2015 vente-privee.com ha acquisito una quota di maggioranza della belga vente-exclusive.com, seguita, nel 2016, dall'acquisizione della spagnola Privalia, della svizzera e-boutic.ch, della danese Designers & Friends e del sito polacco Złotewyprzedaże.pl. Grazie a queste acquisizioni, il Gruppo è presente in 14 Paesi (Francia, Italia, Spagna, Germania, UK, Austria, Benelux, Svizzera, Danimarca,Polonia, Brasile e Messico). Con oltre 4.000 dipendenti nel mondo, vente-privee.com ha realizzato nel 2015 un fatturato di 2 miliardi di euro. 

Moda, bellezza e arte sul red carpet di Top Fashion Model 2017

   

È tutto pronto per la III edizione dell'evento internazionale Top Fashion Model, il master professionale per la moda che individua e valorizza i nuovi talenti del fashion e promuove la sinergia tra i professionisti del settore, in programma il 15, 16 e 17 agosto a Giovinazzo (in provincia di Bari).

L'evento, ideato e organizzato dalla pugliese Carmen Martorana sotto la direzione artistica di Roberto Guarducci, stilista per oltre un ventennio nella maison Fendi e attualmente docente universitario, è realizzato in collaborazione con il Comune e la Confartigianato di Giovinazzo, la Città Metropolitana di Bari e l'Accademia di Belle Arti di Bari.

Si comincia martedì 15 agosto alle 21 nell'incantevole porto turistico della cittadina pugliese con la passerella delle giovani modelle - provenienti da tutta Italia - che indosseranno i capolavori della mini capsule Primavera/Estate 2018 "Love to Love" firmata Gai Mattiolo - una collezione originale e all'avanguardia dai colori caldi e vivaci per un look urbano sempre giovane ed elegante -. 

Lo stilista Giulio Lovero dell'Atelier Miss and Lady proporrà alta cerimonia e sposa per esaltare la bellezza di ogni tipo di donna. 

Ospite della serata sarà Emanuele Tartanone, attore comico della esilarante serie televisiva "Mudù".

Seguirà mercoledì 16 agosto sempre alle 21 nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele di Giovinazzo, una speciale passerella d'alta moda in cui le talentuose aspiranti Top Fashion Model 2017 sfileranno a ridosso della imponente Fontana dei Tritoni.

La kermesse vedrà le giovani modelle indossare gli abiti raffinati di Roberto Guarducci, che si ispirano alla donna estremamente femminile e sofisticata; 
le creazioni in carta ed ecopelle realizzati con l'arte dell'origami da Dimitar Dradi, giovane fashion designer di origine bulgara; i vestiti di Maria Pia Eramo che si caratterizzano per le chiare sfumature e le decorazioni realizzate con pizzo gioiello e organza di seta; 
gli abiti della collection "Nuances Boreales" di Arianna Laterza, realizzati con tessuti leggeri e delicati come voile di seta cangiante e pizzi preziosi, che evocano la spettacolarità dei colori dell'aurora boreale; 
l'esclusivo e raffinato trikini Guarducci in abbinamento agli occhiali di Ottica Eos; e i gioielli scultura di Maria Milici - gioielli barocchi o etnici con inserti di nero e di oro ma anche colorati con toni di verde e topazio o candidi di perle che raccontano, le suggestioni di luoghi e culture diverse -.

Una commissione tecnica altamente qualificata assegnerà i titoli istituzionali del fashion award: Top Fashion Model 2017Eleganza e Bellezza. Le tre vincitrici si aggiudicheranno una crociera nell'ambito del format moda ideato dalla Carmen Martorana Eventi "TOP Fashion Cruise" su Costa Crociere e in collaborazione con Coral Reef, e contratti di lavoro con i Partner. 

Alla vincitrice assoluta sarà riconosciuta una borsa di studio del valore di 500 euro.

Sarà anche assegnato il premio Top Fashion Award, che ha come simbolo la Fontana dei Tritoni, al giovane stilista emergente Dimitar Dradi - apparso su Vogue Talents, il nuovo progetto che ricerca giovani talenti della moda lanciato dalla prestigiosa e autorevole rivista di settore Vogue - per la sua interpretazione della moda come forma d'arte e incessante ricerca di stupore costante. 

Nella scorsa edizione il premio è stato conferito alla pugliese Mariella Milani, giornalista storica del Tg2 per il suo costante impegno nel promuovere la moda italiana.

Ad arricchire la kermesse di Top Fashion Model sarà la strabiliante voce di Deva, le esibizioni di ballo della Dance Team di Giovinazzo e la fisarmonica del Maestro Mimmo Cavallo.

L'evento di moda si concluderà giovedì 17 agosto con shooting fotografici nel borgo antico di Giovinazzo.

«La bellezza della moda e dell'arte - dichiara Tommaso Depalma, sindaco di Giovinazzo - si sommeranno alla bellezza della città di Giovinazzo. Un mix perfetto, sapientemente coniugato da Carmen Martorana e dal suo staff impeccabile. Saranno tre giorni di beatitudine per occhi e cuori di chi ha il piacere di apprezzare il talento e il gusto di noi italiani che su questo segmento siamo inarrivabili.»

Make up e hair style saranno a cura de "Il Giornale del Parrucchiere" di Gioele de Liso che incanterà il pubblico con show live eseguiti da eccellenze del settore provenienti da tutta Europa.

Servizio foto-video a cura di Art Photography e Luigi D'Arcangelo.

La Carmen Martorana Eventi ringrazia tutti i partner per aver sostenuto e reso possibile l'iniziativa Top Fashion Model 2017.

L'ingresso alle sfilate è gratuito. 

Sito Internet:  www.topfashionmodel.it

Pagina Facebook ufficiale dell'evento: TopFashionModel


giovedì 3 agosto 2017

Dal chirurgo plastico per diventare come Chiara Ferragni & Co.

"Non più solo attori e cantanti: oggi le pazienti mostrano le foto di blogger e influencer a cui vorrebbero assomigliare nell'aspetto fisico e nello stile di vita" dice Pierfrancesco Bove, chirurgo plastico socio della FIME    


Se negli Stati Uniti l'ultimo trend in fatto di chirurgia plastica è il Melania Makeover, ossia una serie di interventi per assomigliare alla moglie del presidente Trump, in Italia sono fashion blogger e influencer ad essere indicate sempre più frequentemente dalle pazienti come modelli a cui ispirarsi. 

"Le più gettonate sono Chiara Ferragni e Chiara Biasi: le pazienti portano le loro foto, o quelle di altre influencer, durante la visita per usarle come riferimento a cui ispirarsi per gli interventi di medicina e chirurgia" afferma Pierfrancesco Bove, chirurgo plastico del surgery network ChirurgiadellaBellezza, che lavora a Lecce, Salerno, Napoli, Roma, Milano e Verona ed è socio della FIME (Federazione Italiana Medici Estetici).  

A piacere è soprattutto lo stile di vita delle blogger, a cui molte pazienti ambiscono: "Si tratta di belle ragazze, ma non irraggiungibili come le star del cinema – dice Bove -. Hanno una vita da sogno: viaggiano, frequentano alberghi di lusso, sono protagoniste di set fotografici, partecipano a eventi esclusivi di moda, cinema e televisione. Per questo sono imitate, non solo nel modo di vestire, ma anche nell'aspetto fisico".  

L'effetto social network nel mondo della chirurgia plastica non porta solo nuovi modelli fisici di riferimento, ma anche una crescente attenzione verso l'immagine: "Una volta ci si guardava allo specchio la mattina prima di uscire e, se capitava, qualche volta durante il giorno – rileva Bove -. Oggi, con i social, le persone si confrontano con il proprio aspetto a ogni ora, da angolature diverse e in situazioni sociali differenti rendendosi conto di come appaiono al resto del mondo".  

Capita così di accorgersi di particolari a cui non si era mai fatto caso: "Fino a qualche anno fa ero io che mostravo ai pazienti le differenze che, inevitabilmente, ci sono tra la parte destra e sinistra del viso e del corpo, oggi sono i pazienti a mostrarmi le asimmetrie" spiega il dottor Bove.  Il fenomeno interessa soprattutto le quarantenni, "sempre più contagiate dalla passione per i selfie, con cui si rendono conto di difetti o di quanto migliorano con i filtri fotografici che eliminano occhiaie, rughe e migliorano la pelle". 

E anche se non sempre si può sapere quanto il desiderio di apparire più belli nei social sia un fattore determinante nella decisione di sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica, "è indubbio che, in sempre più occasioni, ci sia un collegamento" puntualizza Bove.  

Gli interventi "top" per il viso sono botulino, filler, trattamenti per la pelle e ritocco alle labbra. Chirurgicamente, si interviene spesso sul naso: "Molti pazienti scelgono la rinoplastica in quanto insoddisfatti dell'immagine sui social. Oggi poi con la smartrinoplastica, un metodo messo a punto dal surgery network ChirurgiadellaBellezza, il post operatorio è indolore, dopo soli 4 giorni si tolgono le medicazioni e non si usano più i tanto odiati tamponi" aggiunge. In crescita anche le richieste per togliere la bolla di bichat, rendendo così il viso più sfinato, mentre una novità riguarda il doppio mento: "Fino a pochi mesi fa, l'unica soluzione per ridefinire i contorni del viso era chirurgica. Da maggio invece anche in Italia è stata introdotta Kybella, che con una punturina consente di sciogliere il grasso in eccesso. C'è da scommettere che sarà uno degli interventi più in crescita nel prossimo futuro" predice il dottor Bove.  

Per il corpo, il ritocco al seno è il più gettonato: "E' sempre più apprezzata la smartmastoplastica, metodo di di ChirurgiadellaBellezza che consente di aumentare il seno con tempi di recupero ridotti e ottimi risultati. Il vero boom c'è stato pero sui glutei: sono cresciuti anche gli interventi per migliorare i "belfie", in particolare liposcultura e lipofilling o filler ai glutei. Sui social abbondano le foto in costume e sempre più pazienti chiedono di ridefinire il proprio lato B in modo reale e non solo con il fotoritocco" conclude Bove.    



PierFrancesco Bove. 
Laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Napoli, si è specializzato in Chirurgia Cranio-Maxillo-Facciale con lode. 

Ha conseguito un master di II livello in Chirurgia Plastica Estetica all'Università degli Studi di Padova. Già docente all'Università degli Studi di Foggia e CTU al Tribunale di Nocera Inferiore, è membro di alcune delle più importanti Società europee ed internazionali nell'ambito della chirurgia estetica e chirurgia cranio maxillo facciale, (European Academy of Facial Plastic Surgery; American Academy of Cosmetic Surgery; è socio e consigliere della FIME (Federazione Italiana Medici Estetici) e fa parte dell'editorial board di alcune riviste scientifiche. 

È volontario in diverse associazioni mediche umanitarie, come SOS Volontari Italia, partecipando attivamente a diverse missioni umanitarie all'estero e ricoprendo il ruolo di team leader. 

Fondatore del surgery network ChirurgiadellaBellezza, gestisce diverse sedi operando su gran parte del territorio nazionale.  


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martedì 1 agosto 2017

VIOLENZA E SOCIAL NETWORK: QUANDO LA RETE SI SCATENA (CONTRO LE DONNE) | OSSERVATORIO CENTRO STUDI ERICKSON


PRIMO CONVEGNO INTERNAZIONALE PER AFFRONTARE LA VIOLENZA SULLE DONNE

OSSERVATORIO CENTRO STUDI ERICKSON
VIOLENZA e social network:
QUANDO LA RETE SI SCATENA (CONTRO LE DONNE)


Palacongressi di Rimini |13 e 14 ottobre 2017


 
Il mondo dei social spesso si trasforma in uno strumento di discriminazione e minaccia verso le donne: oltre 1 miliardo i tweet sessisti riscontrati dalle Mappe dell'intolleranza. 
Milano e Roma le città dove si twitta di più l'odio.
Trento, 1 agosto 2017 - Il mondo del web (e dei social network in particolare), spesso associato a libertà di espressione e possibilità di conoscenza infinita, può diventare uno strumento di discriminazione, controllo e minaccia. Anche per questo, nel maggio del 2016, è stata istituita alla Camera dei deputati la Commissione sull'intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio, intitolata alla memoria della parlamentare inglese Jo Cox, uccisa prima di un comizio elettorale per le sue posizioni a favore della permanenza del Regno Unito nell'Unione europea.

La relazione finale redatta dalla Commissione Jo Cox si è concentrata anche sul tema della violenza di genere e ha messo in evidenza come questo tipo di violenza abbia una matrice culturale fortissima, che nasce innanzitutto dalla convinzione di "debolezza e inferiorità" femminile. "Le manifestazioni di odio nei confronti delle donne si esprimono nella forma del disprezzo, della degradazione e spersonalizzazione, per lo più con connotati sessuali", si legge nel documento conclusivo. 


Nell'era del web, la violenza corre anche in rete e le donne sono le principali vittime del "discorso d'odio" online, come dimostrato dal fenomeno degli haters scatenati in gruppi chiusi di Facebook, dove spesso si registrano insulti sessisti e volgari. Non solo: secondo il recente progetto delle Mappe dell'intolleranza curato da Vox - l'Osservatorio italiano sui diritti che attraverso Twitter è riuscito a geolocalizzare le zone dove razzismo, odio verso le donne, omofobia e discriminazione verso i diversamente abili sono maggiormente diffusi - uno dei social più attivi nel condividere l'odio verso le donne è Twitter, con oltre 1 miliardo di tweet sessisti rilevati (su un campione di oltre 2 miliardi complessivi). Secondo la ricerca sulla misoginia condotta da Vox, i tweet contro le donne sono i più numerosi. Si twitta l'odio in tutta Italia: Milano, insieme a Roma, sono le città più intolleranti (rispettivamente con 8.134 e 8.361 tweet contro le donne).

La diffusione dei social media sembra alimentare un bisogno di visibilità sociale: postare o condividere immagini e contenuti, anche personali e intimi, cercare consensi (like) e via dicendo. 

Questi comportamenti costituiscono esempi di un «esibizionismo mediatico» che spinge adulti e minori a atteggiamenti disinvolti, disinibiti, spesso incuranti degli effetti reali delle condotte online. Secondo un'indagine dell'Osservatorio Nazionale Adolescenza del 2016, su un campione di oltre 7.000 adolescenti italiani il 4% dichiara di aver inviato – attraverso Instagram o Facebook - foto e video di se stesso in atteggiamenti sessuali attraverso i canali social e il 10%, tra cui anche ragazzi non ancora adolescenti, ha scattato selfie intimi. In questo contesto, è facile immaginare che si possa cadere in trappole come grooming, sexting e revenge porn.

«Questi comportamenti aggressivi e denigratori on line, in particolare quando riguardano minori, rientrano in quel più ampio fenomeno di sfruttamento e abuso sessuale ai loro danni che il legislatore italiano, anche alla luce della normativa sovranazionale ed europea, ha definito come "nuove forme di schiavitù"», ha commentato Natalina Folla, ricercatrice e docente di Diritto penale dell'Università di Trieste e relatrice al Convegno Erickson "Affrontare la violenza sulle donne". 


«Il grooming, ad esempio, si verifica quando gli adulti per mezzo delle tecnologie di comunicazione e di informazione, propongono intenzionalmente ai minori, con condotte insidiose, ingannatorie o minacciose, volte a carpirne la fiducia, degli incontri con lo scopo di commettere atti sessuali o a carattere pornografico. La pratica del sexting, sempre più diffusa anche tra i minori e con risvolti giurisprudenziali contrastanti, consiste nell'invio di immagini connotate sessualmente con il mezzo del cellulare o via Internet. La pubblicazione di foto o video intimi e pedopornografici sul web, posta in essere generalmente dopo la fine di una relazione sentimentale o affettiva, a scopo di vendetta (revenge porn), vede colpite soprattutto ragazze per mano dei loro ex partner». Tutte queste azioni «ledono gravemente la dignità delle persone coinvolte e, quanto ai minori, ne compromettono lo "sviluppo fisico, psicologico, spirituale, morale e sociale"», ha concluso Folla. «Per tutelarli il legislatore ha previsto strumenti penali repressivi, all'interno del codice penale, potenziati anche da riforme recenti, che vanno a rafforzare le strategie di protezione di natura preventiva ed educativa».

L'obiettivo da raggiungere è quello di rendere la rete e i social network un luogo aggregativo e di confronto positivo. In questo scenario, il ruolo dell'informazione (giornali, telegiornali, programmi d'informazione tramite stampa, tv e web) continua a rimanere centrale nell'influenzare la percezione di un problema e nel creare o meno distorsioni nell'immaginario collettivo. È opportuno, ad esempio, evitare di riferirsi alle donne come "soggetti deboli" o vittime predestinate.

Tutte queste tematiche verranno discusse in occasione del Convegno Internazionale organizzato dal Centro Studi Erickson al Palacongressi di Rimini il prossimo 13 e 14 ottobre.

Gli appuntamenti dedicati al tema violenza e media durante il Convegno Erickson al Palacongressi di Rimini sono:

Venerdì 13 ottobre 2017 |Intervento in plenaria | Prima di tutto riconoscerla: la violenza di genere comincia dalle parole che usiamo |Relatrice: Monica Lanfranco

Venerdì 13 ottobre 2017 |Workshop | 14:00 – 16:00 - La violenza contro le donne nei media. Strumenti per una comunicazione non sessista | Relatrici: Monica Lanfranco e Nadia Somma

Sabato 14 ottobre 2017 |Workshop | 09:00 – 11:00 - Grooming, cyberstalking e revenge porn. Se i social media diventano una minaccia | Relatrici: Elisabetta Kolar e Natalina Folla




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