Un manifesto che invita ogni uomo a porsi seriamente una precisa domanda: "Sei anche tu un maltrattante?"
Non si tratta di una campagna ideata da esperti pubblicitari: è invece l'esito di un percorso di alternanza scuola lavoro, finanziato dal Ministero dell'Istruzione – Miur.
Allieve ed allievi dell'attuale 5C del Liceo Scientifico Gobetti di Torino hanno svolto - con il supporto di volontarie, psicologhe, supervisori e avvocate del Telefono Rosa Piemonte – un impegnativo percorso, iniziato a gennaio 2017 e concluso solo pochi giorni fa.
Tanti i risultati: ma il più concreto e visibile è certamente questo.
Ideazione grafica, testo e impaginazione sono a cura delle ragazze e dei ragazzi che hanno voluto rivolgersi direttamente a chi causa, volontariamente e violentemente, lesioni fisiche o psicologiche alle donne con le quali entra in relazione.
Il messaggio centra l'obiettivo di focalizzare l'attenzione critica sugli autori della violenza.
Esiste però anche la necessità di rivolgersi alle fasce più giovani della popolazione: nasce quindi, in parallelo, la cartolina "Questo non è amore, è violenza".
Troppe volte donne di ogni età, ma soprattutto le più giovani, sono indotte a scambiare forme nemmeno tanto velate di prevaricazione e prepotenza per manifestazioni di amore.
Oppure ad accettare aggressioni verbali o psicologiche, ma sempre più spesso anche fisiche, come espressioni di un legame forte.
E' un pericoloso errore.
La sola parola che identifica questi comportamenti è: VIOLENZA.
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