“PAGHIAMO
FACEBOOK, PER QUESTO NON CI RIMUOVONO”
Nonostante le numerose
segnalazioni, Facebook ha giudicato la fanpage conforme agli standard della
comunità. Su Firmiamo parte la raccolta firme contro il social network.
“Paghiamo fb per avere più visibilità, quindi non possiamo essere
bannati”, questa la risposta degli admin della pagina Facebook “Che schifo
le donne incinta” (facebook.com/ CheSchifoLeDonneIncinta) in seguito alle numerose
segnalazioni degli utenti sdegnati per i continui post ricchi di insulti e di
termini scurrili verso le donne incinte e i loro nascituri, come “Smettete di
partorire bestie” o “Sulle donne gravide piscio”.


La spiegazione della mancata
rimozione arriva dagli stessi amministratori della fanpage che in un post dello
scorso 28 aprile scrivono: “In chat
arrivano numerosi messaggi di gente che ci denuncia e che ci segnala a
fb. Per quanto mi stiate sul culo vi do un consiglio: segnalarci è inutile, paghiamo fb per avere più visibilità, quindi non
possiamo essere bannati, usate il tempo che vi sto facendo risparmiare per
cose più utili come imparare a fare un nodo scorsoio e andare alla ricerca di
un posto tranquillo dove trasformarlo nella vostra ultima collana (…)”.
“In un momento storico, nel
quale si discute di diritti delle donne e di omofobia – si legge nella petizione -, abbiamo il dovere di prendere le
distanze da contenuti che non rispettino la libertà e la natura più intima
della donna, ovvero quella della maternità. Molte donne non possono diventare
madri e sono costrette ad intraprendere strade costose, a volte discutibili,
per riuscire nel proprio intento. Offendere questo diritto naturale significa
ledere la donna nella sua libertà principale, oltre che offendere la natura
umana”.
Nessun commento:
Posta un commento