Donna con la D maiuscola,
ma anche con i cosiddetti diritti “minori” in quanto spesso non
emancipata, secondo qualche maschilista di turno.
Fragile, erotica, a volte
eroica, in una parola, femminile, non femminista. Donna. Femmina.
Bella, spettacolare,
armoniosa, come le sue forme, asimmetrica. Così, proprio a loro, gli
uomini col cervello, voglio dedicare questa nuova rubrica, ora
rinnovatasi. Un pertugio in questa società fatta e creata da chi
all'Universo femminile non appartiene, perché in esso ritrovo i
primi risultati: e vota oggi, vota domani, eccola a ricoprire ruoli
all'interno della vita politica ed economica del nostro Paese. Non
basta, però.
Tale blog, edito da un
giornalista riconosciuto nel settore, è aperto a quell'idea di quota
rosa che non nasce da un semplice riconoscimento di un diritto, ma è
basato sulla responsabilità.
Quanto noi donne ne
aiutiamo altre? In ciò risiede la nostra debolezza, e il potere
degli uomini, sia in politica che altrove..
La donna come oggetto di
scherno, denigrazione, abuso, molestie, violenze, dal volto deturpato
con acidi, le tube legate. Tutto legale, a seconda della cultura e
della civiltà, se tale si può definire. Eppure, in certe zone
morfologicamente legate ad alcune religioni, non c'è Stato di
diritto che tenga: la donna è soggetta a rigidi schemi mentali e, se
non sottosta ad essi, è lapidata, nella migliore delle ipotesi.
Legge del taglione.
L'uomo, invece, no. Basti
pensare, per rapportarsi all'era moderna, ai senza fissa dimora. Gli
uomini in lussuose auto da capogiro e denti d'oro; le donne,
costrette a far elemosinare i propri figli, spesso anche gli anziani,
perché "fanno tenerezza!". Queste le spietate regole del
gioco. Io, a questa roulette russa, non ci sto. Questa sezione sarà
quindi dedicata a tutte le donne, ma con un occhio rivolto agli
uomini, perché è la loro forma mentis, che va forgiata; il
loro comportamento, che va educato; i loro errori, che vanno evitati.
Qui si parlerà di tutto:
dalle donne imprenditrici che grazie alle nuove normative sono
presenti nei Consigli d'Amministrazione per il famoso diritto alle
"quote rosa" e all'uguaglianza nel lavoro alle casalinghe
tutt'altro che disperate; da coloro che si sono distinte in meriti
sportivi, superando di gran lunga pregiudizi e intolleranze a quelle
che sono giunte lontano senza piegarsi a rigidi e ormai superati
compromessi; da persone come la Mussolini o la Santanché, perché,
indipendentemente dal coloro del loro movimento o partito, si sono
impegnate laddove l'uomo non sarebbe mai potuto arrivare,
semplicemente perché certe situazioni proprio non le vive, a tutte
quelle donne medico e infermiere che giorno dopo giorno colorano le
corsie d'ospedale seppure con i camici bianchi, infondendo sicurezza
e autostima a donne spesso private della loro femminilità,
accompagnando scelte spesso dolorose, come l'aborto, in un Paese
troppo spesso legato ancora ai Patti lateranensi.
Insomma, uno spazio tutto
nostro, dove parlare di "tutto ciò che è DONNA". Non quelle che
puntualmente arrivano ogni ventotto giorni, come il ciclo lunare,
bensì i fatti, e misfatti, e, perché no, visto che siamo a Napoli,
dove tutti sanno i fatti di tutti e nessuno si fa i fatti propri, gli
"inciuci" quotidiani, come se stessimo dal parrucchiere,
oppure a bere la ben nota "tazzulella 'e cafè" che tutti
ci invidiano.
Istruzioni per l'uso:
toccate ferro, vi raccomando! Commentate, uomini, donne, gay, e così
via, basta che abbiate quel tocco di eleganza e stile che a ogni
donna mai manca.
Lidia Ianuario
(Riproduzione
riservata ©)
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