Primo banco di prova del 2015 per un settore che affronta la congiuntura economica
7 MARZO 2015 - "Donare mimose e fiori 100% italiani aiuta a garantire futuro a un settore, quello del florovivaismo, già molto penalizzato dalla congiuntura economica. E poi, anche per quanto riguarda i fiori, l'unicità del prodotto made in Italy non si mette in discussione…".
Lo sottolinea Renzo Marconi, presidente di Asproflor (Associazione Produttori Florovivaisti Italiani), alla vigilia della festa primaverile che, per molti settori della floricoltura e del florovivaismo, rappresenta il primo vero banco di prova della nuova stagione: alla cura, alla vendita e alle coltivazioni di fiori e piante all'aria aperta o in colture protette si dedicano oltre 47.400 imprese italiane che generano un giro d'affari di oltre 4 miliardi di euro, rappresentando il 7% dell'intera PLV agricola e occupando circa 150.000 addetti per la gran parte a tempo indeterminato.
"Quest'anno l'inverno mite ci promette mimose di ottima qualità. Le nostre imprese, però, guardano ad un mercato dove i prezzi sono fermi e gli acquisti in calo e all'imminente avvio della primavera 2015, considerata come già lo scorso anno un vero e proprio spartiacque per la sopravvivenza economica di molte nostre imprese florovivaistiche".
Per meglio conservare più a lungo i mazzetti di mimosa è consigliabile innanzitutto togliere la carta o il legaccio che tiene raccolto il mazzetto e tagliate la punta finale dei rametti di circa mezzo centimetro. Quindi, è consigliabile mettere a bagno le mimose che devono rimanere per un paio d'ore in acqua pulita e inacidita con una o due gocce di limone. I fiori vanno custoditi in un ambiente fresco e soprattutto umido, per evitare che secchino rapidamente.
Non solo mimose: Asproflor rinnova anche l'invito "ad acquistare le gardenie di Aism che saranno distribuite fino a domani da 10.000 volontari in 4.000 piazze italiane. I fondi raccolti saranno impiegati in progetti di ricerca per trovare nuovi trattamenti per le forme gravi di sclerosi multipla, oggi senza terapie".
Grazie ad Asproflor, la valorizzazione del fiore italiano e del lavoro dei produttori passa ormai da oltre 10 anni anche attraverso il concorso 'Comuni Fioriti' che valorizza il ruolo delle produzioni florovivaistiche nazionali nei paesi e città di tutta la penisola: ciò contribuisce anche a creare ed accrescere il nascente 'turismo del verde e dei fiori', raccontato ogni anno dalla Guida ai Comuni Fioriti d'Italia (quella del 2015, dopo l'anteprima alla Bit di Milano, sarà distribuita a partire dalle prossime settimane).
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