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martedì 24 giugno 2014

Liberazione Meriam. Le donne dell’Auser: “la nostra mobilitazione più forte di prima per tutte le donne senza voce”

​Tutte le donne dell'Auser esprimono  grande soddisfazione per la liberazione di  Meriam Yahya Ibrahim, la donna cristiana di 27 anni  accusata di apostasia e arrestata e incarcerata lo scorso febbraio.

Una Corte d'appello sudanese ha annullato finalmente  la condanna a morte. E' valsa a qualcosa la straordinaria mobilitazione della comunità internazionale, gli appelli, le raccolte firme che erano seguiti al suo assurdo arresto.

L'Osservatorio  Nazionale pari Opportunità di Auser, le donne di Auser Sicilia e Calabria oggi riunite a Enna per una iniziativa interregionale per parlare di immigrazione, violenza, salute omosessualità hanno voluto esprimere a nome di tutte le donne dell'associazione la loro gioia "E' una bella notizia e Meriam potrà ricongiungersi con suo marito e la sua famiglia, ma quante altre donne si trovano ancora prigioniere, lapidate, condannate, ripudiate, violate, vittime di violenze assurde?  La nostra mobilitazione non finisce qua, continua più forte di prima a nome di tutte quelle donne senza nome e senza voce che lottano ogni giorno per una vita di dignità".

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