In occasione della Festa della donna sono stati donati circa 12 milioni i ramoscelli di mimosa che è possibile conservare piu’ a lungo nelle case, nei negozi, nei posti di lavoro e di svago se si seguono alcuni piccoli accorgimenti.
E’ quanto stima la Coldiretti per l’8 marzo nel sottolineare che il tradizionale fiore si conferma simbolo della festa della donna anche se per la prima volta quest’anno la maggioranza delle donne adulte non ha ricevuto la mimosa per un taglio del 20 per cento rispetto allo scorso anno dovuto al segno dei tempi, alla crisi e al fatto che quest’anno la ricorrenza cade di sabato con molti uffici chiusi.
Per conservare l'omaggio - consiglia la Coldiretti - è bene tagliare quanto prima gli steli che devono rimanere per due ore in acqua pulita e inacidita con due gocce di limone. Vanno quindi collocati in penombra e mantenuti in ambiente fresco e umido perché - continua la Coldiretti - la mimosa rilascia molta acqua attraverso la traspirazione e bisogna evitare che la grande perdita di liquidi faccia seccare rapidamente il fiore.
I ramoscelli offerti sono praticamente tutti di produzione nazionale e per circa il 95 per cento vengono dalla Liguria in provincia di Imperia dove operano circa 1600 produttori che – conclude la Coldiretti - svolgono anche un importante ruolo ambientale perché la coltivazione è realizzata con tecniche eco-compatibili sopratutto nei tipici terrazzamenti che si affacciano sul mare, altrimenti destinati al degrado e all'abbandono.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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