La collezione di cashmere che produciamo, racconta la nostra
esperienza e la nostra storia, che si sono evolute nel tempo grazie al costante
aggiornamento tecnico e all’abilità di tecnici e artigiani che hanno trasmesso
la loro competenza.
Se tutte le donne apprezzano la qualità del cashmere dei
capi Stefanel, non molte conoscono come si produce questo tessuto eccezionale: Il
cashmere si ricava dal vello di una speciale capra chiamata Hircus che vive
sulle cime più alte del Ladakh, del Tibet e della Mongolia dove il freddo
arriva anche a -40°.
La raccolta del pelo, da cui si ricava il cashmere grezzo,
viene effettuata fra aprile e giugno, con speciali strumenti in legno molto
simili a pettini. La finezza e la morbidezza del cashmere dipendono in larga
misura dalle condizioni ambientali in cui la capra pascola e vive.
A seconda della provenienza, la qualità del filo si
differenzia per qualità e morbidezza e ancora oggi tutti i processi di
lavorazione sono molto artigianali: il vello viene lavato con acqua di fonte e
lasciato asciugare all’aria; gli strumenti usati per la filatura sono in legno
in modo tale da non rovinare con mezzi meccanici la fibra, che è comunque viva.
E’ pensiero comune, ma errato, che una maglia di cashmere pesante sia di qualità superiore
rispetto ad una più leggera; il filato leggero ed impalpabile con cui vengono
prodotti capi in cashmere sottilissimi, è molto più pregiato e richiede macchine
ed accorgimenti particolari per essere tessuto. Ecco perché, spesso, i capi
leggeri in cashmere sono più costosi dei capi pesanti. Stefanel sviluppa maglie
e abiti in cashmere
preziosissimi in “finezza 16”, capi leggeri, impalpabili e incredibilmente
morbidi e, altrettanto curata, sia qualitativamente che stilisticamente, è la
collezione nella più classica “finezza 12” e le lavorazioni a più fili che
partono da questa base.
Al
contrario di quello che comunemente si pensa, il cashmere non è un filo
particolarmente delicato e non necessita di una specifica manutenzione. Può
essere lavato in acqua, sempre a rovescio, meglio se fredda o al massimo a 30°
con un detersivo specifico. E’ bene che l’asciugatura non avvenga mai alla luce
diretta del sole e sempre lontano da fonti di calore, va asciugato in piano e
non appeso, in questo modo non sarà necessario stirare, nel caso, dare solo un
leggero colpo di vapore o passare il ferro da stiro al rovescio con un panno
umido. Uno dei maggiori inconvenienti è dato dal peeling: quei fastidiosi
pallini che si formano portando il capo.
Va
subito detto che non sono assolutamente da considerare un segno di cattiva
qualità. Il cashmere, come tutta la lana, è una fibra “viva” e reagisce alla
differente natura di chi la indossa.
Va
fatta una distinzione sul peeling “buono” che si forma sulle zone di maggior
sfregamento e che ha il caratteristico aspetto a pallini che dopo due o tre
lavaggi si ridurrà fino a scomparire. Il peeling “cattivo” è l’effetto “barba”,
cioè una peluria diffusa su tutto il capo, problema sicuramente meno gestibile
e si può servire dell’apposita spazzolina per affrontare il problema.
Sappiamo quanto le donne amino il cashmere e Stefanel ha a
cuore le loro esigenze. Lo stile ci guida nell’evoluzione delle nostre
collezioni che parlano ad una donna che sa cosa vuole: chic di qualità, capi
classici destinati a durare, design senza tempo, massimo comfort, lusso
quotidiano al giusto prezzo per un look sempre attuale.
Stile, qualità, amore per la moda e rispetto per il
consumatore: questo è quello che ci guida nello sviluppo delle nostre
collezioni. Stefanel, da oltre 50 anni, trasforma il filo in moda e una maglia
in una sensazione mai provata.
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